Quasi 86mila pasti offerti a chi non ha nulla, ma ora “Casa Nazareth” chiede aiuto: bastano 4 euro

Solidarietà Grazie alle numerose donazioni la mensa di accoglienza riesce a offrire un piatto caldo a chi non potrebbe altrimenti permetterselo, ma oggi le spese per i riscaldamenti stanno creando qualche difficoltà

«La Casa Nazareth si fonda su tre pilastri: i volontari, gli enti e le donazioni. Grazie a queste ultime i prodotti alimentari che diamo ai nostri ospiti sono in gran parte offerti, basti dire che negli ultimi nove mesi abbiamo pagato solo 8mila euro di spesa. Però questa casa costa 200mila euro all’anno per riscaldamenti, bollette ed altro. Per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti».

80 persone ogni giorno tra pranzi e cene

Massimiliano Cossa, direttore della Fondazione Caritas, non ha certo girato attorno al problema presentando ieri i numeri – dopo un anno e mezzo di lavoro – della mensa di solidarietà che offre alle persone bisognose della città un pasto caldo a mezzogiorno e uno alla sera, con una media di una ottantina di persone che ogni giorno frequentano i locali di via don Luigi Guanella.

Una richiesta abbinata ad una cartolina che promuove donazioni per un pasto caldo con soli 4 euro: «È anche grazie al tuo prezioso aiuto che sette operatori e 250 volontari potranno garantire questo indispensabile servizio – si legge – fatto di oltre 150 pasti al giorno per 365 giorni all’anno».

Un lavoro di squadra che lega insieme diverse realtà di Como

La Casa Nazareth ha anche presentato il nuovo sito (www.casa-nazareth.it) dove sarà possibile trovare le indicazioni per le donazioni. Alla conferenza stampa erano presenti Cossa, ma anche Alessandra Benedini(presidente della Casa Vincenziana di via Tatti che ha un’altra mensa che copre il mezzogiorno), Chiara Rusconi (presidente dell’Associazione Incroci), il missionario vincenziano padre Francesco Gonella e Gabriele Bianchi, referente della mensa della Casa Nazareth. Un lavoro di squadra che vede coinvolti dunque la Fondazione Caritas, la Casa della Missione di Como, la Casa Vincenziana, le Suore Guanelliane e l’Associazione Incroci.

Ma sono i numeri, dopo questo lungo preambolo, a chiarire l’importanza di una struttura come questa nella nostra città. Al giorno, come detto, sono 80 le persone che frequentano la mensa. Da quando i pasti sono stati contati, ovvero dal 15 marzo 2021 al 7 ottobre 2022, sono stati 85.823 quelli serviti a mezzogiorno e a cena, 41.759 quelli solo del 2022. Gli utenti unici della Casa Nazareth sono stati addirittura 1.725, 1.042 solo in questi primi nove mesi dell’anno.

La semplicità del dono

«Qui ci si sente come in famiglia», racconta un ospite in un video prodotto proprio per promuovere la Casa Nazareth, visibile sul sito Internet. «E noi riceviamo molto più di quanto diamo», fa eco una volontaria. Un cuore pulsante di amore e servizio per gli altri che «ad oggi, da gennaio, è costato 153mila euro», conclude Cossa. E che dunque a fine anno arriverà a quei 200 mila euro ipotizzati, incrociando le dita perché anche qui – non solo per gli esercizi commerciali o per le aziende – le bollette cresceranno. Ed il modo più semplice per aiutare chi aiuta è proprio quello di donare.

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