Record di rimozioni allo stadio
I cartelli di divieto? Poco visibili

Sabato torna l’ordinanza che vieta la sosta in occasione delle partite - Proteste contro la polizia locale. Ma (forse) c’è un problema di segnaletica

Como

Sabato torna in vigore la “solita” ordinanza che impone il divieto di sosta lungo l’anello attorno alla stadio, in occasione dei match casalinghi del Calcio Como, che in questo caso incontra al Sinigaglia il Perugia. Il divieto di sosta, come sempre, sarà in vigore a partire da sei ore prima del fischio di inizio, fissato alle 14.

La scorsa settimana - in occasione della partita contro il Pordenone - la polizia locale procedette alla rimozione record di una ventina di auto, così suscitando parecchi malumori (in qualche caso anche esternati via social). Il gran numero di auto rimosse - detto che di solito se ne rimuovono non più di tre o quattro - conferma l’esistenza di un problema di comunicazione legato alla segnaletica, tutt’altro che visibile. È vero che i residenti sanno senza bisogno che nessuno glielo ricordi, ma è vero altrettanto che spesso i mezzi rimossi appartengono a stranieri o comunque a non residenti, i quali non sono tenuti a sapere né a ricordare, e meno che mai quest’anno, con partite fissate anche in giorni feriali. Servirebbe allora una segnaletica più visibile ed efficace di quella cui ricorre il Comune, i cui uffici si servono di qualche foglio A4 plastificato e appeso qua e là, ora sui pali dei divieti di sosta ora sui parcometri. Il problema è che la segnaletica cosiddetta mobile, tanto simile a quella di cantiere costituita dai classici cartelli di divieto in acciaio da collocarsi ove vi sia necessità, è vietata dalla questura per ragioni di ordine pubblico. C’è, in altre parole, il rischio che qualche facinoroso se ne serva come arma da brandire all’indirizzo di fazioni rivali. Per cui nisba: bisogna farsi accontentarsi dei fogli “volanti”.

Il tema, visto il clima di generale disappunto suscitato dalle ultime rimozioni, tornerà attuale anche sabato e nel prosieguo di un campionato ancora lungo. Tanto più che, sempre tra i residenti, c’è chi lamenta il fatto che la polizia locale intervenga a volte troppo presto, quando mancano ancora parecchie ore al fischio di inizio e quando, insomma, si potrebbe manifestare un pizzico di tolleranza in più. Una spiegazione per tanta, contestata solerzia, è da ricercarsi nel fatto che ogni rimozione abbia un tempo tecnico, che i carro attrezzi a disposizione non sono dieci e che chiudere un occhio potrebbe comportare il rischio di ritrovarsi a dover spostare cinque, sei auto in un tempo troppo ridotto e non sufficiente.

Di qui alla fine del campionato - ed è una certezza - se ne discuterà ancora. Oggi intanto un altro divieto (con rimozione) è in vigore anche per la festa delle forze armate, dalle 8 alle 14 lungo viale Puecher tra il Monumento ai Caduti e il Tempio Voltiano.

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