Regione, una comasca in giunta
Locatelli verso l’assessorato

Scatta il rimpasto e la deputata della Lega, già ministro, è in pole per sostituire Piani: si occuperà di Famiglia. Nomina attesa a giorni

Una predestinata secondo alcuni. Di certo c’è che Alessandra Locatelli, comasca, è un astro nascente all’interno del Carroccio.

In appena tre anni è passata dalla semplice militanza (sempre in prima linea, come segretario cittadino, durante il mandato Lucini) a Palazzo Cernezzi, poi Montecitorio, Palazzo Chigi e ora viaggia spedita verso la giunta di Palazzo Lombardia.

Como-Roma-Milano

Comasca, 44 anni, laureata in Sociologia, è stata eletta per la prima volta in consiglio comunale (nei banchi dei consiglieri non si è seduta nemmeno un giorno) nell’estate del 2017, ma è subito stata nominata vicesindaco e assessore ai Servizi sociali nella giunta Landriscina. Una manciata di mesi dopo, nel marzo del 2018, è stata candidata ed eletta deputato (era al secondo posto nella lista del proporzionale) ma aveva comunque deciso di mantenere il ruolo in giunta a Como, non essendoci alcuna incompatibilità. Poco più di un anno dopo, nel luglio del 2019, Locatelli nel rimpasto di Governo (il Conte I, nato dall’alleanza post elettorale tra il Carroccio e il Movimento 5 Stelle) diventa ministro della Disabilità e della Famiglia su indicazione del segretario federale della Lega Matteo Salvini. Prima di giurare nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Locatelli si dimette da Palazzo Cernezzi.

La storia poi è nota. Salvini fa cadere il Governo una manciata di settimane più tardi, il 5 settembre, e Locatelli torna deputato. E adesso? Il suo nome è dato in pole position (nessuna dichiarazione ufficiale, ma dovrebbe essere questione di un paio di giorni, almeno questo è quello che rimbalza tra Milano e Roma) per entrare in giunta regionale, nel corso del rimpasto di cui si parla da tempo, ma che ha subito un’accelerazione dopo le dichiarazioni dell’assessore al Welfare Giulio Gallera sui vaccini a rilento.

Il nuovo incarico

Locatelli andrà, salvo colpi di scena che sembrano però davvero improbabili, al posto dell’uscente Silvia Piani per occuparsi di Famiglia e Pari opportunità. Una carica, quella di assessore regionale, nella quale Como non ha rappresentanti da parecchi anni ormai, nonostante le promesse in campagna elettorale. Per approdare a Palazzo Lombardia, Locatelli dovrà lasciare Montecitorio (al suo posto subentrerebbe la prima dei non eletti, la valchiavennasca Silvana Snider).

Conferma in Regione nel ruolo di sottosegretario per l’altro leghista comasco Fabrizio Turba, mentre Alessandro Fermi (Forza Italia) resterà presidente del consiglio regionale.I bene informati rivelano che gli sarebbe stata chiesta la disponibilità ad entrare in giunta (si è parlato della delega alle Attività produttive che potrebbe essere riassegnata nel corso del giro degli incarichi), ma avrebbe espresso la volontà di rimanere alla guida dell’assemblea regionale.

Sul fronte rimpasto al posto di Gallera è dato quasi per certo l’ingresso dell’ex sindaco di Milano Letizia Moratti (che, in un futuro non troppo lontano, potrebbe essere la candidata del centrodestra per il post Fontana). Dato in ingresso anche Guido Guidesi e in uscita un’altra leghista, Martina Cambiaghi.

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