Riscossioni tributi pubblici e bond falsi
Tre anni e tre mesi all’ex sindaco Bruni

L’ex primo cittadino ha patteggiato per bancarotta. Confiscati beni per 20 milioni. Condanna a quattro anni di reclusione per l’ex patron del Lecco Calcio Daniele Bizzozero

Alla fine la condanna è arrivata. Dopo mesi di attesa, a dispetto di un accordo già preso con la Procura già alla fine dello scorso anno, soltanto ieri il giudice delle udienze preliminari di Milano ha accolto il patteggiamento dell’ex sindaco Stefano Bruni nell’inchiesta per la bancarotta di Aipa, la società di riscossione tributi per conto di centinaia di piccoli Comuni.

Il commercialista comasco ha patteggiato tre anni e tre mesi di reclusione per aver fatto da tramite nella compravendita di un pacchetto di obbligazioni Jp Morgan in realtà senza alcun valore - contesta l’accusa - da utilizzare come capitale sociale per la costituzione di una società autorizzata alla riscossione dei tributi pubblici.

L’inchiesta

Per questa vicenda Bruni è anche finito in carcere, proprio un anno fa. Tutto ruota attorno al buco da 150 milioni di euro di cui soffriva l’Aipa, società autorizzata alla riscossione dei tributi di centinaia di piccoli Comuni italiani. L’ex presidente del Cda Luigi Virgilio (che ieri è stato condannato a 4 anni con rito abbreviato) decise così di formare un’altra società che potesse prendere in carico gli affari di Aipa, la Mazal Global Solution. E per farlo ha versato il capitale sociale (che, secondo la legge, dev’essere di almeno 10 milioni per le società incaricate di incassare i tributi per conto degli enti locali) in bond Jp Morgan.

La condanna di Bizzozero

Il giudice delle udienze preliminari Natalia Imarsio, ieri, ha condannato a 4 anni di reclusione Daniele Bizzozero, ex patron del Calcio Lecco, colui che commerciava in Italia i bond bollati come senza valore dagli stessi ispettori di Jp Morgan. Bond il cui proprietario era Johannus Demers, presunto faccendiere di origini olandesi e residente a Lugano, che ieri mattina ha patteggiato 2 anni e 8 mesi di reclusione. Patteggiamento a 2 anni e 2 mesi anche per Francesco Pierangeli, intermediario finanziario.

Il giudice ha anche disposto la confisca di beni fino alla concorrenza di 20 milioni di euro. Oltre alla bancarotta fraudolenta, gli imputati erano accusati a vario titolo anche di abusivismo finanziario e peculato.
P.Mor.

© RIPRODUZIONE RISERVATA