Rissa con coltello davanti ai bambini
Quattro arrestati al Tempio Voltiano

Cocci di bottiglia rotti usati come arma, botte e minacce ai giardini in pieno giorno. Davanti al giudice gli imputati mentono pure sulla loro data di nascita. Condannati e liberati

Non si saprà mai perché quattro ragazzi - tutti irregolari in Italia tranne uno - di età compresa tra i 27 e i 37 anni se la sono data di santa ragione martedì pomeriggio, attorno alle 17, nella zona del Tempio Voltiano. Certo è che i carabinieri del nucleo radiomobile di Como sono stati costretti a intervenire in forze, ai giardini a lago, per bloccare la violenta rissa con tanto di coltello e bottiglie rotte brandite come arma.

In cella, con l’accusa di rissa, sono finiti in quattro. Martedì pomeriggio, nella zona del Tempio Voltiano dove passeggiavano turisti, comaschi e diverse madri con i bambini - approfittando dei primi pomeriggi di temperature quasi primaverili - i quattro hanno iniziato a picchiarsi, a tirar fuori dai cestini dei rifiuti bottiglie di vetro, a romperle e usarle come arma contro i rivali.

Un debito, uno screzio, una discussione: il motivo di quanto accaduto è impossibile saperlo. Solo uno dei quattro arrestati aveva già dei precedenti, gli altri, dal canto loro, avevano quasi tutti fornito nominativi ed età di nascita differenti a ogni controllo da parte delle forze di polizia. Il giudice, alla fine dell’udienza, avendo tra l’altro le mani legate per via delle norme che vietano la custodia cautelare per reati con pene sotto i quattro anni, ha disposto per tutte e quattro i protagonisti della rissa il divieto di dimora nel Comune di Como.

Gli imputati hanno quindi scelto il patteggiamento con pene tra i due mesi e i sette mesi, tutti con la sospensione condizionale. E così, alla fine dell’udienza, sono potuti tutti quanti tornare in libertà.

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