Ronzoni, l’ultimo gesto d’amore
Maxi lascito per i bimbi malati

L’ingegnere comasco ha donato una somma ingente alla onlus Cbm Italia

Consentirà di curare piccoli pazienti con problemi agli occhi, nei Paesi poveri

Como

Era intervenuto in prima persona per aiutare un ospedale, in Africa. E l’aveva raccontato a La Provincia. Non è stato certo l’unico gesto di altruismo compiuto da Isidoro Ronzoni nella sua lunga vita. Comasco, ingegnere chimico e già collaboratore del premio Nobel Giulio Natta, Ronzoni è mancato nell’aprile scorso a 91 anni.

Nel testamento c’è l’ultima dimostrazione del suo grande cuore: un lascito - e parliamo di una somma ingente - a un’associazione che si occupa di curare bambini con gravi disabilità in aree del mondo disagiate, dall’Africa all’America Latina.

Si tratta della onlus Cbm Italia, che si occupa in modo particolare di assistere piccoli pazienti con problemi agli occhi. Grazie al contributo di Ronzoni, i medici potranno sottoporre a intervento chirurgico centinaia di bambini in Nigeria, evitando il rischio della cecità.

Dirigente industriale, volto noto nella nostra città (riconoscibile anche perché guidava una vecchia 500 rossa), era stato anche presidente di Comodepur.

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