Sagnino aspetta la nuova ala della scuola. «Lavori in ritardo, non si farà in tempo»

Via Mognano A settembre arriveranno anche i ragazzi delle medie, chiuse dal Comune. Ma dopo i test sul terreno è tutto fermo, la preside organizzerà un’assemblea con i genitori

Alle elementari di via Mognano i lavori non sono ancora partiti, ma agli alunni le nuove aule servono per forza entro settembre. Genitori e insegnanti sono preoccupati, la primaria Carlo Lorenzini dal prossimo anno scolastico dovrà accogliere anche gli studenti più grandi delle secondarie dello stesso quartiere, le medie Don Milani che il Comune ha deciso di chiudere perché troppo malandate e poco utilizzate.

In vista di questa razionalizzazione Palazzo Cernezzi ha deciso di potenziare le scuole di via Mognano. In sostanza il progetto prevede di ampliare l’attuale struttura a ferro di cavallo costruendo un nuovo lato. Ma dopo una prima fase di studi, dei carotaggi, i cantieri non sono ancora iniziati e secondo il corpo docente e molte mamme non si farà mai in tempo ad inaugurare i nuovi spazi per settembre, alla ripresa del nuovo anno scolastico. E del resto mancano solo quattro mesi.

Gli insegnanti hanno chiesto all’amministrazione comunale di separare gli spazi, per non mischiare l’utenza delle medie con quella delle elementari. Ma non sarà facile senza nuove aule a disposizione. L’istituto comprensivo Como nord ha proposto a Palazzo Cernezzi un piano aggiuntivo alla nuova struttura, l’eventuale costruzione di un secondo piano è però stata rinviata dal Comune ad una successiva fase.

Cinque sezioni

Peraltro occorre pensare che gli alunni delle medie almeno per quest’anno non sono granché diminuiti, nonostante la scelta di chiudere il plesso di via Deledda. Sono infatti state autorizzate due classi prime e non una soltanto. Quindi il trasloco in via Mognano interessa cinque sezioni, più di quanto preventivato. In una scuola, quella elementare, che già ospita circa 120 bambini. Rinunciare a dei laboratori per la scuola sarebbe un sacrificio.

Dunque gli animi nel quartiere sono piuttosto agitati. Tanto che la preside, Maria Cristelli, ha promesso ai genitori di organizzare un’assemblea pubblica. La dirigente scolastica comunque nel frattempo non intende rilasciare dichiarazioni a mezzo stampa. Anche l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Ciabattoni, contattato ieri telefonicamente, non ha dato risposta.

Solo a marzo era comunque stata la vicesindaco e assessore alle Politiche educative Nicoletta Roperto a spiegare che la nuova ala «della scuola unica di Sagnino serve per forza entro settembre».

L’asilo di via Amoretti

I quartieri a nord di Como in più attendono anche la riqualificazione delle scuole materne di via Amoretti, chiuse da febbraio. I piccoli sono già stati trasferiti presso gli altri plessi dell’istituto comprensivo, tre sezioni tra Monte Olimpino e Ponte Chiasso. La riqualificazione dell’edificio, da anni ammalorato, da cronoprogramma dovrebbe concludersi entro luglio 2024. Si aspetta l’approvazione del progetto esecutivo. Negli scorsi giorni gli operatori hanno ripulito l’area, erano stati abbandonate delle cataste di rifiuti, dei sacchi della spazzatura.

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