Saldi, già iniziata la caccia oltreconfine
Fila in Svizzera nonostante il cambio

In Canton Ticino pieno di auto italiane nei parcheggi di Serfontana e Foxtown Primavesi: «L’inizio anticipato oltreconfine non influisce, perché partiamo da prezzi più bassi»

Comaschi a caccia di offerte in Ticino. In attesa che i saldi inizino anche da noi (la partenza ufficiale è prevista per il 5 gennaio), in questi giorni sono stati tanti i nostri connazionali che hanno attraversato la dogana di Ponte Chiasso per andare a fare shopping nei negozi e nei grandi centri commerciali svizzeri dove i saldi invernali sono cominciati domenica. Auto alla ricerca di un posteggio fuori dal centro commerciale Serfontana di Morbio Inferiore, diventato punto di ritrovo anche per famiglie con bambini visti il fitto calendario di iniziative natalizie, e molte quelle in fila fuori dal Foxtown, destinazione privilegiata degli amanti delle grandi marche: sembra che in questi giorni di festa nessuno voglia farsi scappare l’occasione migliore.

Una corsa allo sconto oltreconfine che però non sembra preoccupare i commercianti comaschi. «I saldi – spiega Giansilvio Primavesi, presidente di Confcommercio – rappresentano in media tra il 15% ed il 20% del fatturato annuo e l’inizio anticipato della Svizzera è una tradizione che non influisce sulle vendite. Anche perché, a conti fatti, i clienti sanno che in Italia si fanno affari migliori visto che il prezzo di partenza della merce è inferiore». E se è vero che i saldi ufficiali non sono ancora cominciati, moltissimi negozi – da quelli a conduzione famigliare fino alle catene – ormai da giorni stanno facendo delle promozioni riservate ai clienti più affezionati, seguendo il sistema della fidelizzazione. «Ormai tutti fanno sconti e promozioni – conclude Primavesi – ma i veri affari si fanno ai saldi».

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