Sale sul traliccio per protesta
E scende solo dopo quattro ore

Uomo di origini cubane si arrampica fino a sei metri dopo una lite con la moglie

Decine di soccorritori costretti a fare notte per un uomo che,nel pomeriggio di oggi (venerdì 9 aprile), si è arrampicato per protesta sopra un traliccio dell’alta tensione tra Breccia e Lazzago, ai lati della Varesina.

L’allarme è scattato attorno alle 18 quando l’uomo, 38 anni di origini cubane e residente a Como, è stato visto da alcuni residenti dei palazzi tra la Varesina e la via Di Vittorio scalare sul traliccio dell’alta tensione. I testimoni hanno quindi chiamato il 112.

Nella zona sono subito accorse in forze le squadre dei vigili del fuoco, i carabinieri del nucleo radiomobile, un’automedica del 118 e un’ambulanza della Croce Azzurra. Il primo a cercare di intessere un dialogo con l’uomo è stato il medico di Areu. Quindi sul posto è arrivata la moglie.

Pare che la decisione di salire sia legata proprio a un dissidio con la consorte. I due avrebbero litigato poche ore prima per motivi economici e di lavoro. Sembra che l’uomo sia disoccupato, al contrario della consorte. Quindi ha deciso di mettere in atto l’azione dimostrativa.

I carabinieri hanno fatto intervenire anche il negoziatore dell’Arma, addestrato e specializzato proprio a trattare casi analoghi. Al negoziatore l’uomo ha detto di non aver alcuna intenzione di gettarsi e di togliersi la vita, ma che voleva poter parlare con la stampa per spiegare i motivi del gesto. Mentre si trovava sul traliccio, ha anche fatto rivendicazioni politiche legate alla sua terra d’origine.

Numerose persone si sono radunate attorno al traliccio. Almeno fino a quando non è sceso il buio e si è fatto più freddo: a quel punto i curiosi si sono allontanati, lasciando sul posto giusto i vigili del fuoco e i carabinieri costretti a presidiare la zona. Con il negoziatore che - dopo le 22 - è riuscito a convincere l’uomo a scendere e rinunciare al gesto di protesta.

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