Sant’Abbondio, l’invito del vescovo
«Aiutare concretamente gli ultimi»

In Duomo il pontificale nel giorno del patrono della città e della Diocesi

«Oggi la nostra Chiesa, guidata dallo Spirito, rende gloria a Dio prendendosi cura dei suoi figli, coinvolgendosi con i drammi della umanità sofferente e collaborando nella società mediante un servizio umile, ma qualificato, rispettoso, anche critico». È una Chiesa a fianco degli ultimi, dei più fragili, quella tratteggiata ieri dal vescovo Oscar Cantoni, in Cattedrale, durante il pontificale nel giorno di Sant’Abbondio. Una Chiesa che ha ancora molto da fare per rendere viva la parola del Vangelo nel quotidiano, a partire dalle emergenze locali, prima fra tutte quella di aiutare i poveri, ma che guarda all’altro e lo vuole raggiungere e aiutare in particolare tramite l’azione missionaria. Sulla soglia di un nuovo anno pastorale Cantoni ha dettato le linee comuni per un cammino secondo lo Spirito, chiarendo come l’impegno missionario dei cristiani sia oggi più importante che mai in questa fase di secolarizzazione e perdita di fiducia di molti nella stessa Chiesa.

Assente il sindaco Mario Landriscina (c’era il vice Adriano Caldara), hanno preso parte alla messa le altre autorità civili e militari, oltre a un gran numero di cittadini.

«Vogliamo continuare ad essere presenti sul territorio, in aiuto ai tanti poveri, nostri fratelli ed amici, che hanno bisogno non solo di cure e di aiuto materiale, ma anche di una vicinanza, di un sostegno spirituale che li aiuti a dare un senso compiuto alla loro fragile esistenza», ha detto il vescovo.

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