Sant’Anna, accordo per Cardiochirurgia
«I pazienti comaschi seguiti da Varese»

Il direttore generale Banfi: «Poste le basi per il rilancio e lo sviluppo del settore» - Legame più stretto con l’università dopo i problemi di organizzazione dello scorso anno

Una convenzione con la cardiochirurgia di Varese per rilanciare la cardiologia di Como. Ieri i vertici dell’Asst Lariana al Sant’Anna hanno presentato una nuova convenzione con l’unità operativa di cardiochirurgia dell’ospedale varesino a direzione accademica grazie alla sempre più stretta collaborazione con l’università dell’Insubria.

In sostanza la valutazione e il trattamento dei pazienti verranno condivisi dai medici comaschi con i colleghi varesini e in particolare con i professori e gli specializzandi, volendo evitare la fuga verso gli ospedali lombardi e in particolare quelli di Milano.

«Con questa convenzione sono state poste le basi per il rilancio e l’ulteriore sviluppo dell’attività del settore cardiologico - così ha commentato il direttore generale dell’Asst Lariana Fabio Banfi - la volontà corale è lavorare ad una forte integrazione tra ospedale ed ambito universitario, su specifici settori clinici».

Quest’anno la Regione Lombardia ha riconosciuto il Sant’Anna sul nostro territorio come centro di riferimento per l’emergenza-urgenza, dunque occorreva allineare il profilo dell’offerta dell’ospedale. La convenzione con Varese e l’Insubria segue questo binario, ma non è solo un fatto burocratico, il tentativo è far voltare pagina al reparto di cardiologia comasco che l’anno scorso ha riscontrato difficili problemi organizzativi. Banfi ha usato a proposito le parole «risarcimento e sviluppo».

Alla presentazione della convenzione erano presenti per la parte varesina Cesare Beghi, direttore della cardiochirurgia universitaria e il direttore della scuola di specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Insubria Roberto De Ponti, per la parte comasca Carlo Campana e Mario Galli, rispettivamente il primario della cardiologia e il responsabile dell’emodinamica del Sant’Anna. Giulio Carcano, il presidente della scuola di medicina dell’Insubria, rappresenta da più di un anno il filo che collega l’ospedale di Como all’università dell’Insubria da quando dal gennaio del 2018 il Sant’Anna è diventato un polo per la formazione di medicina.

© RIPRODUZIONE RISERVATA