Scuola, troppi compiti a casa?
«È colpa di prof insicuri»

Secondo il ministro Giannini gli insegnanti dovranno tornare sui banchi per la formazione: «In tanti applicano vecchi modelli di insegnamento»

«Tutti i 750 mila insegnanti torneranno sui banchi di scuola. Ancora troppi docenti applicano il vecchio modello di insegnamento: io sto in cattedra, spiego e voi ascoltate. Gli studenti di oggi, nati tra computer e smartphone, non si accontentano più. I professori dovranno allora partecipare ai corsi di formazione che si terranno in ogni istituto e approfondire indispensabili temi e materie come il digitale e la lingua inglese”: lo annuncia in un’intervista a “Gente», in edicola , il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.

Il ministro parla anche della riforma degli esami: «Quello delle medie è una specie di candidatura al Nobel, ci sono cinque prove scritte, una batteria di professori che interroga. Va modernizzato. La maturità? Il quizzone, l’unica delle tre prove non disciplinare, andrebbe sostituito magari con la certificazione delle competenze, ottenuta con gli Invalsi eseguiti dalle elementari fino al liceo».

Infine, dei tanti appelli a eliminare i compiti a casa dice: “Credo che siano gli insegnanti più insicuri ad assegnare un carico eccessivo di lavoro a casa. Io però posso intervenire sul modello, non sulla misura».

© RIPRODUZIONE RISERVATA