Scuole, salva la mensa di via Fiume
Al suo posto chiude via Montelungo

Ieri la retromarcia di Palazzo Cernezzi, ma saranno sempre cinque le cucine a chiudere. L’assessore: «Accolti i suggerimenti». I pasti cucinati fuori scendono a 2.300 al giorno su 4mila

Contrordine: la cucina di via Fiume non chiuderà. Ieri la sorpresa: il punto di cottura più grande (eroga circa 300 pasti al giorno), ma che ha bisogno di interventi strutturali, resterà operativo. Al suo posto verrà invece chiusa la cucina di via Montelungo, dove ogni giorno vengono preparati 123 pasti.

Soltanto due giorni fa, durante i lavori dell’apposita commissione consiliare, l’amministrazione aveva confermato la chiusura di cinque cucine: via Alciato, via Nicolodi, Prestino, Monte Olimpino e, appunto, via Fiume. Ieri il cambio di marcia su quest’ultima, dopo un incontro avvenuto fra l’assessore alle Politiche educative Amelia Locatelli, la dirigente Franca Gualdoni, il segretario generale del Comune Andrea Fiorella e i sindacati. Presenti anche le settanta cuoche assunte a tempo indeterminato, mentre mancavano i 48 dipendenti con contratto a tempo determinato.

«La decisione – spiega l’assessore– nasce da una riflessione fatta dopo aver incontrato le parti interessate. Abbiamo accolto i suggerimenti ricevuti e, nonostante i costi della ristrutturazione e a testimonianza dell’inesistenza di discorsi precostituiti, abbiamo deciso di salvaguardare la struttura in grado di servire il maggior numero di pasti». Su diciassette cucine, quindi, è confermata la chiusura di cinque.

La strada intrapresa quindi non cambia: per il prossimo anno scolastico il Comune metterà a gara più della metà dei pasti serviti giornalmente dalle scuole. Il numero, fino a ieri mattina, era circa 2.500 su circa 4mila, vale a dire il 62%. Oggi, con il “salvataggio” di via Fiume e i suoi trecento pasti, e il subentro di un punto più piccolo come quello di via Montelungo, il numero calerà a 2.300. Bocciata la proposta dei sindacati del centro unico di cottura, è stato confermato che il costo dei buoni pasto salirà da 4,8 a 5 euro.

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