Secondo lotto, Como insiste: «Ci spetta»

Dal tavolo della competitività la richiesta di procedere con un’opera ritenuta «strategica» - Bongiasca (Provincia): «Lavorare insieme». Chiara Braga (Pd): «La Regione torni a parlarne come di una priorità»

Il secondo lotto della tangenziale è in un limbo, nessun ente pubblico porta davvero avanti il progetto e i comaschi restano fermi in coda. Regione e Pedemontana hanno annunciato il completamento delle altre tratte, non la nostra. Dallo Stato mancano decisioni sicure.

«Il tavolo della competitività di Como si è sempre adoperato per trovare posizioni condivise – dice Gloria Bianchi, la coordinatrice del tavolo – in un documento ufficiale abbiamo indicato il secondo lotto come prima opera strategica per il territorio. Al netto dei rimpalli di responsabilità politici siamo ancora intenzionati a trovare una strada. Crediamo di avere una grande capacità nel far parlare soggetti diversi, affinché tutti facciano la loro parte. Come successo per la Tremezzina».

Costi di rivedere

Il tavolo valuta anche di rimodulare il progetto perché costi meno. Il primo disegno del secondo lotto chiedeva 850 milioni di euro ed era stato esso da parte dalla Regione temendo di non trovare abbastanza risorse per il resto dell’autostrada. Il secondo progetto è sceso a 650 milioni. La politica, comunque, non ha saputo mandarlo in porto. «Nei programmi di tutti i candidati comaschi regionali e nazionali si legge del secondo lotto – dice Fiorenzo Bongiasca, il presidente della Provincia di Como – anche nel mio. Messe da parte le divisioni dobbiamo lavorare tutti insieme per arrivare a un dunque». Anche la tangenziale di Varese non è stata completata. Per i varesini il tratto verso Gaggiolo, verso la Svizzera, è però meno importante. Non è un’opera monca come la nostra che sfocia ad Albate. «No, però sono comunque pochi chilometri a pagamento – dice il sindaco di Varese Davide Galimberti – ed il pedaggio a maggior ragione adesso sia a Varese che a Como è intollerabile. Ora che Regione e Pedemontana sono sicure di completare l’autostrada mettano parte degli incassi dei transiti per togliere i pedaggi cittadini». Il sindaco di Varese ha bussato a Milano come a Roma. «Non mi sembra però che sul tema ci sia grande disponibilità» ha detto.

La Regione

Il presidente della Regione Attilio Fontana aveva spiegato a La Provincia che il secondo lotto spetta al governo e all’Anas e che comunque si farà portavoce degli interessi dei comaschi in un prossimo incontro con il Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. «La programmazione delle infrastrutture sui territori, anche con risorse statali – dice a riguardo l’onorevole del Pd Chiara Braga - viene fatta di concerto con le Regioni che indicano al Ministero le priorità. Il secondo lotto della tangenziale non è stato mai indicata tra le infrastrutture strategiche dalla Regione, forse anche perché a logica è sempre stata legata al completamento di Pedmeontana. Ora se Regione Lombardia ritiene di rivedere le sue priorità sicuramente penso che il Ministero non abbia pregiudiziali, ma finora questo non è accaduto».
S. Bac.

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