Sequestrate 7 tonnellate di salmone
La Procura dona tutto ai poveri

Destinato al mercato del sushi, è stato bloccato per irregolarità sull’etichettatura . Gara di solidarietà di Ats e Siticibo: consegne per Natale all’Ozanam e alla mensa Don Guanella

Il pranzo e la cena di Natale nelle mense dei poveri di Como e Milano, quest’anno, lo ha offerto la Procura di Como. Con un’incredibile gara di solidarietà, la magistratura lariana ha trasformato un maxi sequestro di salmone fresco in un gesto di generosità. Merito dell’applicazione - per la prima volta a Como - della legge Gadda contro lo spreco alimentare e dell’impegno, nel giorno della vigilia, dei veterinari dell’Ats Insubria e dei volontari del Banco Alimentare attraverso Siticibo.

Tutto inizia con il blitz, compiuto in un magazzino di Bregnano, da parte degli uomini della Guardia costiera di Genova che hanno proceduto al sequestro di 7 tonnellate di salmone fresco, destinato al mercato del sushi e dei ristoranti “all you can eat”. Sotto inchiesta due cittadini cinesi con domicilio a Prato, ovvero gli importatori del pesce, accusati di aver proceduto a un’etichettatura fittizia e irregolare dei salmoni: da qui l’inchiesta e il sequestro.

A questo punto la Procura, di fronte al rischio di dover buttar via 7 tonnellate di cibo, ha deciso di applicare la legge che consente la donazione a indigenti di alimenti oggetto di sequestro. Da qui l’immediata attivazione da un lato - attraverso la cancelleria - dei volontari del Banco Alimentare della Lombardia e, dall’altro, dei veterinari dell’Ats Insubria che hanno l’onere di certificare il via libera della merce sotto sequestro al consumo umano. La vigilia di Natale, quindi, i veterinari del servizio sanitario si sono precipitati a Bregnano per effettuare gli accertamenti del caso, mentre i volontari di Siticibo, dell’Opera San Francesco e del progetto Arca di Milano si sono preoccupati della redistribuzione dei salmoni.

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