Setificio, Volta, Caio Plinio e Ciceri
Impossibile le lezioni al 100%

In diverse scuole superiori spazi non sufficienti per garantire il distanziamento

Con le regole attuali, quindi con un metro di separazione fra gli studenti in classe con la mascherina, lunedì, in città, 4 istituti statali su 8 non potrebbero partire col 100%.

Non dovrebbe avere problemi il Giovio. Stesso discorso per la Da Vinci Ripamonti, tanto che già a settembre aveva deciso di riportare in classe il 100% dei propri alunni. Pure il Pessina, il primo giorno di scuola, fece rientrare tutti gli studenti. Ora, però, il preside Domenico Foderaro è più scettico, in particolare se, come si dice, la distanza sarà aumentata a due metri. Nessun problema di spazi per la Magistri.

Per il Setificio, la situazione è particolare. A causa dei lavori alla struttura, lunedì inizieranno degli interventi particolarmente rumorosi che renderanno inutilizzabili alcune classi. Quindi qualche sezione dovrà comunque restare in dad. E, in ogni caso, avendo più classi che aule, e non essendo praticabile una turnazione utilizzando anche i laboratori, ci sarà comunque la necessità di mantenere una percentuale di dad.

Il Caio Plinio potrebbe aumentare la percentuale di studenti in presenza, ora al 50, ma non riuscirebbe a raggiungere la totalità. Dalle misurazioni compiute in estate, il Ciceri non potrebbe usare tutte le classi: su 52, poco più della metà sarebbero sfruttabili al massimo. Le altre, invece, dovranno per forza ospitare meno ragazzi.

Ancora più categorico il dirigente del Volta Angelo Valtorta: con tutti gli alunni a scuola, il distanziamento fra i banchi si ridurrebbe drasticamente e non rispetterebbe i protocolli.

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