Si rompe un tubo e la scuola resta a secco
Via Fiume, pasti da fuori e bottigliette

Giornata di disagi tra i banchi della scuola elementare a causa di un guasto idrico - Si fermano anche le cucine. Famiglie avvisate in tempo reale ma il problema si è risolto

Niente acqua nelle scuole di via Fiume. I bambini si armano di bottigliette e il Comune ordina i pasti da fuori non potendo far funzionare le cucine.

La colpa è di una tubazione ormai marcia, scoppiata nella notte tra lunedì 6 e martedì 7 marzo nei locali sotterranei dove è installata la centralina della corrente, proprio vicino alle cucine della scuola primaria. In breve tempo lo scantinato si è allagato ed è saltata l’elettricità in tutto il quartiere. Sono accorsi vigili del fuoco e tecnici comunali. All’alba di oggi la corrente era già stata ripristinata, ma non l’acqua nel grande plesso scolastico che ospita circa 300 bambini. Senza i rubinetti bagni e mensa sono entrati in crisi, l’istituto ha informato le famiglie, e se i genitori l’avessero ritenuto opportuno avrebbero potuto venire a prendere i loro figli, circostanza che si è verificata soltanto in rarissimi casi.

Così la scuola ha fatto subito arrivare casse e casse di bottigliette d’acqua, per bere e lavarsi le mani, mentre l’amministrazione comunale ha chiesto agli altri centri di refezione della città di preparare il pranzo anche per gli alunni di via Fiume e di spedire i piatti a mezzogiorno con i furgoni. Le scuole di via Brambilla, che ricevono i pasti da via Fiume, sono state “coperte”, invece, dalle cucine di via Sinigaglia.

L’approfondimento su La Provincia in edicola mercoledì 8 marzo

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