Soccorso alla Croce Rossa
Centro Valle Intelvi compra la sede

L’idea di un comitato autonomo da Como. Pozzi: «Pronti 450mila euro per evitare che l’edificio finisca all’asta»

Il distaccamento della Croce Rossa con sede a San Fedele potrebbe a breve diventare una sezione autonoma con un proprio comitato staccato dalla sede provinciale di Como, e un suo presidente a capo di un direttivo locale.

A confermarlo il sindaco di Centro Valle Mario Pozzi dopo la riunione che si è tenuta venerdì sera a San Fedele tra i sindaci del territorio, i vertici locali della Croce Rossa guidati da Paolo Russo, commissario di Como, i dipendenti e i volontari che operano in Valle Intelvi.

«Come amministrazione comunale siamo disposti ad accollarci la parte residua del mutuo edilizio acceso per la costruzione della nuova sede - ha sottolineato Pozzi- Secondo i primi conteggi che devono essere ratificati dalla sede centrale di Roma della Croce Rossa, ammonterebbe a circa 450 mila euro. I problemi finanziari della sede di Como si sono riversati anche su quella della Valle d’Intelvi».

«Eviteremmo così- aggiunge il sindaco di Centro Valle - che l’immobile, in caso di insolvenza, finisca all’asta con tutto quello che ne consegue. Il presidio delle Croce Rossa svolge un servizio sanitario d’emergenza vitale per tutto il territorio. E anche durante la pandemia i volontari sono stati di grande aiuto».

«Gli altri sindaci della Valle sono d’accordo in maniera condivisa a sostenere le spese di manutenzione del parco macchine e quelle del carburante. La nostra, al momento, è solo una proposta concreta. Aspettiamo che ci venga fornita la situazione debitoria reale per avviare ufficialmente l’iter amministrativo. La speranza - conclude Pozzi - è che la Croce Rossa accetti la nostra proposta».

Nella sede vicina alla piscina sono impegnati 10 dipendenti e 80 volontari per circa tremila servizi all’anno.

Impensabile al momento cercare soluzioni alternative come quella di alienare l’immobile per trasferire la sede altrove in locali in affitto. La struttura è stata costruita a tempo di record diventando operativa dal novembre del 2017. Invece il campo sportivo polivalente che doveva essere realizzato nell’area sovrastante, non è stato più costruito.

La Croce Rossa avrebbe violato gli accordi contenuti in un’apposita convenzione stipulata con l’ex Comune di San Fedele secondo i quali, a fronte della concessione gratuita per 99 anni del terreno dove è sorta la sede, l’associazione avrebbe dovuto realizzare un campetto sportivo polivalente che sarebbe entrato a far parte della proprietà comunale, di fatto rimasto a prato.

Chi ha sottoscritto la convenzione però non ha preteso una fideiussione a garanzia di quanto pattuito nella concessione del diritto di superficie. Le prime trattative tra Croce Rossa e Comune di San Fedele vennero avviate dall’amministrazione guidata da Claudio Caprani e portate a termine da quella successiva con a capo Sergio Lanfranconi. La prima pietra venne posata nel 2015 e l’edificio, costato poco più di 800mila euro, venne ultimato in due anni.

Si tratta di un grosso e moderno complesso edilizio che si estende su 700 metri di costruzione che ospita tanti volontari ed alcuni dipendenti.

(Francesco Aita)

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