Solette, pareti, scale e facciate.Le nostre scuole cadono a pezzi

Edilizia Presidi convocati a Palazzo Cernezzi la prossima settimana. Da Sagnino alla Parini, il Comune medita accorpamenti per avviare i lavori

I dirigenti scolastici sono convocati la settimana prossima in Comune per discutere di edilizia scolastica. Sul tavolo i cantieri ancora in corso e i lavori che occorre fare con più urgenza. Sullo sfondo la volontà di Palazzo Cernezzi di razionalizzare alcuni degli oltre 40 plessi comunali e accorpare le scuole più ammalorate e con meno alunni. La prima scuola a chiudere dal prossimo settembre è la secondaria di Sagnino. Le medie di via Grazia Deledda versano da anni in pessimo stato, gli alunni verranno spostati alle elementari di Mognano. Il Comune attende però il voto del consiglio d’istituto.

Per quanto riguarda gli interventi in corso alla Parini lo scorso marzo si è verificato un cedimento delle lastre delle scale d’ingresso, non sono più sicure e sono da sistemare. Infatti gli alunni entrano dal cortile. Ad ottobre il Comune conta di concludere il progetto dei lavori di riqualificazione, poi bisogna passare dalla giunta e dalla sovrintendenza, quindi bandire una gara. Palazzo Cernezzi spera di rifare le scale entro il prossimo mese di gennaio. In via Brambilla bisogna sistemare i serramenti, le finestre sono vetuste. Sono state installate anche delle transenne sul perimetro dell’edificio per ragioni di sicurezza. L’intervento, aggiornati i costi, dovrebbe partire a febbraio, assicurano dal Comune. Sempre se l’istituto riuscirà ad organizzare comunque nel mentre le lezioni. Alla Virgilio e alla Gobbi bisogna rifare le coperture e le facciate e i lavori vanno lentamente avanti. Una prima parte delle opere dovrebbe concludersi entro settembre, ma la consegna definitiva è fissata a novembre, insegnanti e alunni attendono impazienti.

«Abbiamo un incontro con i dirigenti delle scuole prossima settimana e con i responsabili dell’ufficio tecnico, così da avere un quadro complessivo dello stato dell’arte»

Ci sono poi tante altre scuole che avrebbero bisogno di interventi. La scuola di via Perti come l’asilo di via Amoretti non hanno ottenuto fondi dal Pnrr per sistemare gli impianti e il cappotto. Occorre inoltre ricordare che il prestigioso asilo Sant’Elia è chiuso per lavori dalla metà del 2019 e non si vede all’orizzonte una soluzione. «Abbiamo un incontro con i dirigenti delle scuole prossima settimana – spiega Maurizio Ciabattoni, assessore ai Lavori pubblici – con i responsabili dell’ufficio tecnico, così da avere un quadro complessivo dello stato dell’arte. Che, come sappiamo, non è affatto felice. Potremo così valutare le principali problematiche». La precedente amministrazione comunale aveva come primario obbiettivo il miglioramento dell’edilizia scolastica. In parallelo ai lavori più utili e alle riqualificazioni indispensabili ecco quanto propone la nuova giunta. «È in corso un’analisi e valutazione da parte dei settori interessati sul progetto di razionalizzazione dell’uso degli edifici scolastici, oggi occupati al 68,69% della capienza, verificando sul triennio le possibilità di accorpamento di strutture, con conseguente riduzione dei costi di gestione».

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