Sono ritornati i pullman turistici
Ma lavori e auto “rubano” i posteggi

Dopo la lunga pausa dovuta al Covid l’area lungo la via Regina è in parte transennata e spesso è occupata da vetture posteggiate in divieto

Tornano i turisti a Como, ma per i bus che li trasportano non ci sono parcheggi.

In via Regina Teodolinda causa lavori mancano gli stalli per la sosta, mentre la nuova area parcheggio per i bus turistici dietro San Giovanni ha un anno di ritardo.

Ora che la pandemia è almeno in parte superata in centro si rivedono parecchi pullman girovagare in cerca di un parcheggio. Domenica in particolare in città vagavano numerosi mezzi per viaggi di gruppo e visite guidate.

I percorsi tentati dagli autisti sono praticamente sempre inutili. Si dirigono quasi tutti in via Regina Teodolinda, dietro a Sant’Abbondio. Dove però buona parte dei parcheggi a loro dedicati è fuori uso, il lato destro dopo la dogana è transennato da mesi e dall’altro lato è in costruzione un condominio.

Non bastasse, nelle ultime ore sono in corso degli scavi alle tubature che sottraggono altri spazi. Il risultato è che i bus accostano al cimitero maggiore, anche se per loro in quell’area non ci sono stalli. Altri proseguono mettendo le frecce dove capita. Spesso rischiano di intralciare gli altri mezzi, ma anche di prendere una multa.

Paradossalmente durante la pandemia - quando ovviamente ce n’era meno bisogno - i bus turistici potevano parcheggiare dietro a Sant’Abbondio, non c’erano transenne e c’erano anche molte meno macchine, che oggi invece spesso occupano abusivamente gli stalli dedicati ai bus. Ora che torna il turismo e calano le restrizioni dettate dalla pandemia invece mancano le aree per la sosta dei tour guidati.

Già prima del Covid l’amministrazione comunale aveva deciso di bandire dalle aree più centrali della città i bus turistici. Nella zona dello stadio come in piazza Roma è ammesso solo il carico e lo scarico dei passeggeri, operazione che comunque alle volte è congestionata e difficoltosa. Scaricati i passeggeri, i pullman dovrebbero dirigersi in via Regina e posteggiare negli stalli a loro dedicati, a pagamento per quattro ore dalle 8 alle 20. L’ordinanza che spostava fuori dal centro la sosta dei pullman era stata emessa «in relazione all’incremento del flusso turistico verso il centro cittadino ed il bacino lacuale che porta quotidianamente parecchi autobus turistici nelle vie del centro con soste, anche prolungate ed inoperose».

Di fatto le aree dedicate alla sosta continuano a scarseggiare. Alla luce di questo problema la giunta nel settembre del 2020 ha dato l’ok ad un progetto privato per riqualificare l’ex scalo merci, con un nuovo albergo, una piazza e 400 posti auto di cui 29 per i bus. I lavori dovevano iniziare nella primavera del 2021, ma non sono ancora partiti. I proponenti, i costruttori Nessi & Majocchi, ancora all’inizio di quest’anno spiegava di attendere gli ultimi definitivi titoli per aprire i cantieri.

«Questo è un punto che evidenziamo da anni – dice Graziano Monetti , direttore di ConfCommercio Como – una città turistica deve offrire servizi turistici. Programmando per tempo: grazie al progetto all’ex scalo merci avremo dei nuovi stalli dedicati, nel mentre però bisognava attrezzarsi per trovare soluzioni alternative. Per Pasqua le previsioni degli albergatori sono ottime, ma abbiamo organizzato tutti i servizi relativi all’accoglienza?».

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