Sotto i portici dormono in 40
Il Comune: non interveniamo

Davanti all’ex chiesa di San Francesco un accampamento con migranti e italiani senza dimora - Per il vicesindaco Locatelli (Lega) va bene così: «No ad altri spazi, situazione monitorata»

Nessun intervento. E così i portici dell’ex chiesa di San Francesco (spazio comunale) continueranno a essere un rifugio per senzatetto. Il problema si è creato più di due mesi fa, con la chiusura dei tendoni al Cardinal Ferrari, ma negli ultimi giorni le persone accampate di fianco al tribunale sono aumentate arrivando a 40 unità. Una situazione mai vista prima. Si tratta di migranti (con una buona percentuale di pakistani) e clochard “storici” sia stranieri che italiani. «Ci sono anche stranieri con lavoro, ma fanno fatica a trovare chi affitta loro una casa», spiega Marta Pezzati, presidente di Como Accoglie, l’associazione attiva tutte le sere nel portare le coperte ai presenti. «Ci sono ragazzi con la protezione umanitaria in tasca o il permesso politico – aggiunge - una volta, però, ottenuta, di fatto il percorso d’accoglienza finisce e la gran parte si ritrova in strada». Inoltre, nessuno di loro ha i requisiti per entrare al centro di via Regina.

Il Comune aveva già detto no nelle settimane scorse all’apertura di un nuovo dormitorio e proprio la vicesindaco Alessandra Locatelli conferma la linea. «Non metteremo a disposizione un altro spazio – spiega il vicesindaco – In un recente consiglio comunale ho spiegato i servizi finanziati dal Comune per quanto riguarda la marginalità e quelli futuri già in cantiere. Siamo una delle poche città ad avere un dormitorio aperto tutto l’anno, con attività che vanno dall’orientamento alle mense, dai bagni ai servizi sanitari, dai dormitori all’assistenza».

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