Stadio, hanno cambiato idea (di nuovo)
Campo sintetico o no? Facciamo a metà

Como: approvata in giunta una soluzione proposta dal Como, ora l’attesa firma del contratto. Previsto un manto in parte artificiale e in parte di vera erba

Nuovo accordo per la realizzazione del campo artificiale dello stadio Sinigaglia. Che, ecco la novità, potrebbe essere non più in sintetico ma in una soluzione mista artificiale-naturale. Una soluzione ibrida che prevede un campo per metà di materiale artificiale e per metà in erba natarale, soluzione già adottata da numerosi campi di grandi stadi, il Meazza di Milano tra tutti.

Il piano è già stato portato ieri in giunta, approvato dopo non poche tensioni: realizzazione entro agosto 2021. Questo consentirà, finalmente, di siglare l’accordo sulla concessione dello stadio al Como per dodici anni. Come si ricorderà il Ceo americano del Como Michael Gandler aveva avanzato l’ipotesi di realizzare un manto al 100 per 100 sintetitco grazie al quale strappare una concessione dell’impianto più lungo: la quadra era stata trovata dopo una annosa trattativa tra la società e il Comune, non senza critiche da parte dei contrari.

Poi, a luglio era stato nominato capo delle strategie tecniche del Como l’inglese Denis Wise, che si era immediatamente detto contrario al campo sintetico. Imbarazzo assoluto, retromarcia, perplessità in Comune e nella tifoseria.

Ma era necessario trova un punto d’incontro. Gandler ha spiegato a Wise che sarebbe stato strategicamente da pazzi gettare alle ortiche il lavoro fatto con il Comune. Wise ha ribadito che «il sintetico proprio no» , che si trovasse una soluzione alternativa. Ed ecco il compromesso: il campo ibrido consente di avere comunque la concessione, ma consente rimbalzi del pallone più simili al campo naturale.

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