Stadio, i tifosi di nuovo in piazza
Mentre si litiga avanza il degrado

Sinigaglia:aAnnunciata una nuova iniziativa per dare la sveglia al Comune - Intanto nella zona tra il Tempio e il monumento ai Caduti vince l’incuria

Como

Niente fumata bianca, si allungano i tempi per l’accordo tra Comune e Calcio Como sulla concessione dello stadio Sinigaglia. In attesa di nuovi vertici tra le parti e dell’incontro alla presenza dei tifosi, gli stessi sostenitori azzurri hanno annunciato che torneranno a farsi sentire, con una nuova manifestazione davanti a Palazzo Cernezzi.

La comunicazione è arrivata attraverso la pagina Facebook “Comune di Como svegliati” nata di recente e subito diventata un punto di riferimento per i tifosi più attenti alla questione stadio. Il presidio è previsto per lunedì 27 luglio alle 19,45.

Intanto, mentre si discute della durata della concessione, di progetti più o meno faraonici per riqualificare il Singaglia, e si finisce per arenarsi persino sull’idea di realizzare un manto sintetico, il degrado in tutta la zona intorno al Sinigaglia avanza. Tanto che da più parti arrivano sollecitazioni a non trattare il tema dello stadio come se fosse slegato rispetto al contesto. Un’area con caratteristiche uniche, in primis il lago e le architetture razionaliste. Eppure non c’è cura per il comparto intorno allo stadio, tutt’altro.

Basta guardare le condizioni del Monumento ai caduti. Stupiscono soprattutto le condizioni del lato che si affaccia sul lago. La scalinata è sporca, non è in sicurezza, lo dimostrano le transenne bianche e rosse che ne precludono l’accesso. Il granito delle pareti è rovinato, quasi impossibile decifrare la famosa frase “Stanotte si dorme a Trieste o in paradiso con gli eroi”, sbiadita la data del 10 ottobre 1916. Il pannello informativo posizionato a lato della struttura è diventato illeggibile. La pavimentazione in tutta l’area è sconnessa, soprattutto in prossimità dell’accesso al lago, dove dominano le buche, i gradini, l’incuria di ghiaia e terriccio.

E ancora, il verde urbano è sopraffatto dalle erbacce, con le aiuole che si trasformano in bivacchi di giorno e di notte.

Nella la zona del Tempio Voltiano, anche ieri, diversi bambini hanno fatto il bagno, accompagnati dai loro genitori, benché la balneazione sia vietata. In corrispondenza della foce del Cosia, proprio in questi giorni l’acqua del lago è risultata “fortemente inquinata” stando alle analisi della Goletta dei Laghi di Legambiente.

Meno frequentato, almeno nel pomeriggio di ieri, lo spazio di prato vicino alla fontana di viale Geno, appena ripartita dopo un lungo stop causa guasto alla pompa centrale.

Anche in questo tratto, lo ricordiamo, vige il divieto di balneazione.

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