Tamponi in via Colonna, così non va
Di nuovo tutti in fila con la città bloccata

Traffico in tilt anche ieri nella zona di Camerlata - Eseguiti ieri altri 700 test di rilevamento del virus - Ieri registrati altri 493 nuovi casi e quattro vittime

Como

Gli ulteriori 700 tamponi (dato Asst) eseguiti ieri nel recinto del vecchio ospedale hanno provocato, di nuovo, gli stessi ingorghi già visti nei giorni scorsi.

Quella di ieri è stata una mattinata folle, per certi versi surreale. Per raggiungere piazza San Rocco da via Milano - alle 9 del mattino e non alle 17, nell’orario di punta della corsa al regalo - qualcuno ha impiegato anche mezz’ora, rischiando di perdere altrettanto tempo anche viaggiando nella direzione opposta, vale a dire dal centro città a Camerlata.

Le ragioni dell’incremento

Il problema è sempre lo stesso, cioé il fatto che l’accesso all’area tamponi sia consentito dal vecchio carraio di via Colonna e che pertanto, chi voglia sottoporsi al test debba - arrivando dalla piazza - svoltare a sinistra al semaforo. Inevitabile che in corrispondenza dell’incrocio si formi una lunga coda che finisce anche per bloccare quelli che al tampone in via Colonna non sono affatto interessati. Idem per quanto riguarda la corsia opposta: per le prime ore, ieri mattina, il traffico verso sud, cioè verso la piazza, si è mosso senza particolari difficoltà, visto che la coda si formava soltanto sul lato destro di via Napoleona, poi però anche qui si è scatenato il caos.

I motivi di una simile crescita esponenziale delle richieste di tampone sono legate a fattori diversi: senz’altro su di essa influisce l’avvicinarsi delle feste, e il desiderio di potersi sedere a tavola con parenti e amici in tutta sicurezza (ed è probabile che quindi anche nelle prossime ore i ritmi di affluenza saranno gli stessi, se non maggiori). Ma non solo: si sono registrate, negli ultimi giorni, voci di contagi più o meno diffusi alle cene aziendali, un classico del periodo: il green pass, e quindi una certificazione vaccinale completa, può non bastare a sgomberare il campo dai tanti dubbi che sorgono quando si viene a conoscenza della positività di questo o di quel collega. Stesso discorso per gli studenti, soprattutto quelli delle scuole medie superiori, anche loro impegnati nelle cene natalizie.

L’opzione San Martino

Ora bisognerà capire come andranno le cose passato il Natale, detto che con ogni probabilità anche questa mattina si registrerà il medesimo caos che si è già visto ieri. Se la curva dovesse invertirsi, e cioè ridiscendere, allora la pressione sul centro tamponi all’ex ospedale potrebbe ridursi. Ieri da più parti è stata auspicata la riapertura del centro tamponi all’ex ospedale psichiatrico del San Martino, se non altro per ridurre la pressione a Camerlata. Un decisione, nel caso, spetterà ad Ats Insubria, i cui vertici, contattati ieri, non hanno ancora fornito una risposta.

Per quanto attiene all’andamento della pandemia, ieri le autorità sanitarie hanno comunicato 493 nuovi positivi in provincia di Como - con un allarmante tasso di positività che sale, in Regione, al 5,7% - e quattro nuovi decessi.

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