Tassa rifiuti, che batosta
Comaschi infuriati

In città la Tari aumenta anche del 30%

I bollettini della tassa rifiuti, in arrivo appena in tempo sulla scadenza del 30 settembre, contengono una pessima sorpresa per i comaschi: rincari superiori al 15%.

Scade il 30 settembre il pagamento della prima rata e dall’inizio di questa settimana , finalmente, i bollettini stanno finalmente arrivando ai contribuenti. Un arrivo in extremis dovuto al fatto che le gare per assegnare il servizio di recapito sono andate deserte, e così il Comune ha dovuto affidare all’ultimo la spedizione ad una ditta torinese.

Ma al di là della tempistica, c’è un ulteriore problema: gli importi salatissimi. C’è chi denuncia aumenti anche del 30%.

Il vicesindaco Adriano Caldara, come assessore al bilancio, ha sempre detto che l’aumento «non è dipendente dalle scelte dell’amministrazione». Eppure il balzello si fa sentire nelle tasche dei comaschi, anche se la giunta aveva innalzato la soglia Isee utile all’esenzione da 5mila a 8mila euro. E, come già accaduto per il 2020, anche se in misura minore sono stati previsti degli sgravi per le utenze non domestiche, per aiutare le attività commerciali più colpite dalle chiusure e dai lockdown.

Il paradosso è che a inizio mandato il consiglio comunale con i voti della maggioranza aveva approvato una delibera impegnandosi a valutare un taglio delle imposte.

La scadenza della prima rata della Tari è giovedì 30 settembre, quella per la seconda rata è fissata per il 30 novembre. Sempre entro il 30 novembre è possibile domandare agli uffici comunali l’esenzione presentando un Isee inferiore ad 8mila euro. Serve un Isee ufficiale redatto da un Caaf, da un sindacato. Il 31 ottobre è possibile invece saldare con un’unica rata la tassa dei rifiuti, è un’opportunità più rapida anche se sono pochi i comaschi che anticipano la somma del secondo versamento.

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