TEDxLake contagia Como
Sognare il futuro fa il tutto esaurito

Idee, invenzioni, scoperte e visioni sfilano sul palco di uno straripante teatro Sociale

“Cercando” si trova. Quattordici idee, invenzioni, scoperte, visioni del mondo, tesori, raccontate ieri al Teatro Sociale da altrettanti relatori, anzi cercatori, nel quarto d’ora o poco più che la formula di TEDx Lake Como concede.

La formula dev’essere magica se, a tre settimane dall’ottava edizione dell’evento, il Teatro sociale esibiva già il tutto esaurito. Un pubblico eterogeneo e attento, anche divertito, 700 persone sono entrate a teatro come in una wunderkammer, pronte alla meraviglia e presto accontentate quando Elena Somarè, solista del fischio melodico, si trasforma in usignolo e incanta. Basta, si fa per dire, cambiare il punto di vista per scoprire tesori.

Buoni cercatori sono stati Chloè Deambrogio, criminologa, che ha spiegato come la giustizia ripartiva sia più efficace ed efficiente nel ristabilire l’armonia perduta oppure Mauro Calise, pioniere dell’e-learning, orgoglioso di Federica.eu, declinazione digitale che rende omaggio all’università Federico II di Napoli o ancora un immaginifico illustratore, Davide Bonadonna, che ritrae dinosauri, ovvero creature che non ha mai visto, se non nei suoi sogni, ma di cui sappiamo qualcosa di nuovo ad ogni scavo.

Una traccia per il programma delle future amministrazioni della città l’intervento di Marco Mena che studia l’innovazione nella pubblica amministrazione, sembra un ossimoro. Nella sua graduatoria di 116 città italiane Como oscilla nella media. Ma è nella scienza che i cercatori hanno trovato più tesori. Marco Cattaneo, direttore del National Geographic Italia, ha condiviso l’album di famiglia sfogliandolo a ritroso sulla strada della migrazione umana, per via materna, attraverso campioni di DNA raccolti in tutto il mondo. Un viaggio nella geografia e nel tempo, attraverso i Balcani, l’Anatolia, fino al Corno d’Africa dove tutto cominciò.

«Aumentare la produzione alimentare inquinando di meno» la sfida di Paolo Ajmone Marsan, docente di genetica all’università Cattolica di Piacenza. La descrizione dell’homo digitalis di Stefana Broadbent suona familiare: precario, colto, attento all’ecobio, si muove in bicicletta. L’emozione di guardare negli occhi gli animali e comprenderli con Angelo Vaira. L’esplorazione dell’Antartide come lezione di resilienza con Chiara Montanari.

Passioni. Come quella che ha mosso Mary Franzese ed Enrico Giuliani, start upper di un presidio medico per i danni acuti, e quella, di pura follia creativa, che ha permesso ad Andrew Pelling, in video dai TEDTalk come Dave Brain, di ricostruire tessuti umani con tecnologia open source nella sua Piccola bottega degli orrori.

È stata Michela Prest, fisica dell’Insubria, a spalancare il rutilante mondo dei rivelatori di particelle. Il suo discorso deve essere stato costruito con nanotecnologie se in 15 minuti ha contenuto l’universo e poco più.

Una miscellanea di eccellenze, TEDx Lake Como è la versione comasca del format TED, network internazionale. La squadra di volontari che ogni anno ricostruisce l’evento è capitanata da Gerolamo Saibene: mesi di lavoro e ricerche, una giornata di meraviglie come una mandala di sabbia, poi fuori la pioggia di novembre e quello che resta è una semina di idee. Si spera nel contagio.

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