Terza media, che fatica
«Con cinque prove di fila
troppo stress per i ragazzi»

Questa mattina la prova di italiano e poi scritti fino a venerdì: nelle famiglie ma anche a scuola è aperto il dibattito sull’esame maratona

Arrivano gli esami di terza media e sarà un vero tour de force per dei ragazzini di tredici anni. In una sola settimana sono concentrate ben cinque prove scritte, in più c’è l’orale, quasi cinquemila alunni di Como e provincia dovranno sopportare un forte carico di stress. Si tratta di un carico eccessivo? Oppure tutto sommato si tratta di ostacoli alla loro portata? Il dibattito, tra le famiglie ma anche nelle scuole stesse, è aperto. Da oggi le scuole secondarie di primo grado si preparano per iniziare gli esami di Stato, le date sono libere, ogni istituto può auto organizzarsi, resta uguale per tutti la data del test Invalsi, fissata per giovedì 16 aprile.

Stamattina c’è il tema

Al via con la prova di italiano, il tema, poi c’è matematica, quindi l’Invalsi, che a sua volta contiene una parte di italiano e una di matematica, poi l’inglese e quindi il francese, ultimo scritto presente nella grande maggioranza delle scuole comasche, tolti gli indirizzi che prevedono l’inglese potenziato. Prima della fine di giugno i 9 istituti comprensivi di Como e gli altri 41 della provincia devono chiudere con gli orali.

«Sarebbe il caso di rivedere questo esame – così commenta Giuliano Fontana, preside ad Albate e incaricato per il nostro territorio di vigilare sullo svolgimento e sull’organizzazione delle prove – il carico degli scritti è molto eccessivo, gli alunni sono piccoli. Se ne parla da tempo e nella riforma di legge c’è l’intenzione di cambiare l’intero esame, ma non ci sono date o indicazioni».

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