Ticosa, l’assessore boccia i privati
Stroncato il progetto del polo creativo

Butti stronca la proposta di Officina Como: «Contrarietà sul metodo, non si decide in pochi giorni» - Scettici anche i consiglieri di minoranza Aleotti e Magatti

Il polo della creatività in Ticosa? Arriva un “no” dal Comune. Ieri pomeriggio la commissione Urbanistica ha sollevato molte perplessità circa la proposta lanciata dall’associazione Officina Como, presieduta da Paolo De Santis.

«Sono emerse sensibilità contrarie non solo all’interno della maggioranza – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Marco Butti – soprattutto a riguardo del metodo. Non tutto è da buttare, ma la proposta, che non è stata formalizzata e dunque non può nemmeno essere bocciata ufficialmente, richiede tempi troppo stretti. Sulla Ticosa, che è in rovina dal 1982, è meglio aprire un percorso condiviso e fare delle scelte oculate per non ripetere i gravi errori del passato». Officina Como chiede di concorrere al bando di Fondazione Cariplo per ottenere dei finanziamenti, il termine per la presentazione delle domande è il 28 febbraio.

«I proponenti chiedono l’uso dell’area per 99 anni – ha detto in commissione il consigliere di Civitas Bruno Magatti – allora tanto vale vendere il terreno che oggi è di proprietà comunale. Solidarizzo con l’assessore Butti, più che una proposta mi è parsa un’imposizione dell’ultimo minuto». Patrizia Maesani, Fratelli d’Italia, si è detta infastidita dalla mancata ufficialità della proposta e per i tempi molto stretti. «Sono perplessa, sì – ha ragionato Maesani – non siamo alla fiera delle idee, non si possono lanciare progetti senza condividere percorsi in maniera formale. A me stanno anche bene gli interessi dei privati, ma occorre passare dai giusti canali attraverso l’interlocutore principale che è il Comune».

Scuote la testa anche il consigliere dei 5 Stelle Fabio Aleotti: «I tempi per concorrere al bando Cariplo sono troppo serrati. La proposta è arrivata a ridosso delle scadenze e fuori dal protocollo ufficiale».

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