Tilo soppresso a mezzanotte
Ticinesi appiedati a Como

Disavventura per un gruppo di viaggiatori sabato sera

Le Ferrovie italiane non hanno guadagnato punti in simpatia, sabato sera, fra la decina di passeggeri ticinesi che, trascorsa la serata a Milano per assistere al concerto di Radio Italia in piazza del Duomo, hanno scelto di tornare a casa, a Lugano e Bellinzona, in treno. Come hanno raccontato al sito Ticinonline, i ticinesi sono arrivati a Como per prendere la coincidenza per Bellinzona ma a San Giovanni hanno scoperto che il Tilo diretto in Svizzera delle 00.13 era stato soppresso. «Lo abbiamo saputo per caso dal capotreno. Nessun annuncio all’altoparlante, nessuna comunicazione ufficiale, ci hanno detto di provare a uscire dalla stazione, per vedere se ci fosse un bus sostitutivo», ha raccontato uno di loro al sito ticinese.

Ovviamente, bus sostitutivi non ce n’erano, per cui i ticinesi hanno dovuto arrangiarsi, farsi venire a prendere, dormire da parenti o amici nelle vicinanze o tornare a casa in taxi. «È stata una cosa vergognosa. La cosa più brutta? La sensazione che le ferrovie si fossero deliberatamente disinteressate di noi, pur sapendo benissimo che eravamo lì».

L’episodio è stato commentato da numerosi utenti sul sito elvetico e i giudizi sulle ferrovie italiane, per usare un eufemismo, non sono stati particolarmente teneri. «Se uno sceglie di andare in Italia deve accettare il sistema Italia. Il quarto mondo ha i suoi vantaggi e svantaggi», scrive ad esempio un commentatore elvetico.

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