Treni, da Como ed Erba solo ritardi

Bonus sugli abbonamenti di gennaio per tre linee su quattro di Trenord causa eccessiva inaffidabilità. Il record ai mezzi da San Giovanni

Tre linee comasche delle Nord su quattro sono così inaffidabili sui tempi di percorrenza da far scattare, a gennaio, lo sconto sugli abbonamenti ai pendolari. Come dire: anno nuovo, vizio antico. Anche perché il “triplete” in salsa Trenord è tutto tranne che una novità, se si pensa che dal gennaio dello scorso anno è successo almeno altre cinque volte su tredici.

Le linee sotto accusa sono la Como-Molteno-Lecco (che negli ultimi tredici mesi ha collezionato nove bonus causa ritardi), la Asso-Erba-Milano (cinque bonus) e, ovviamente, la linea che passa dalla stazione di Como San Giovanni, che negli ultimi due anni di rilevazioni ha evitato lo sconto abbonamento ai pendolari soltanto un mese.

Per il resto indici di affidabilità sempre regolarmente mancati.

«Il bonus - spiega la stessa Trenord - è una forma di rimborso nel caso in cui» i treni «non rispettino lo standard minimo di affidabilità. Per ciascuna direttrice vengono sommati mensilmente i minuti di ritardo superiori ai 5 minuti accumulati dalle singole corse ai minuti delle corse totalmente soppresse. Il dato così ottenuto viene rapportato alla durata complessiva di tutte le corse di quella direttrice». Se la percentuale di minuti di ritardo supera lo standard minimo, scatta il rimborso.

Nel mese di ottobre - a cui si riferiscono i dati che hanno portato al bonus di gennaio - la Chiasso-San Giovanni-Milano ha totalizzato un “indice di affidabilità” pari a 5,96% (la soglia è del 5%), la Como-Molteno-Lecco addirittura del 7,51% e la Asso-Erba-Mariano Comense-Milano del 4,10% (qui lo standard minimo è del 4%).

La tratta peggiore è, in assoluto, quella da Chiasso a Milano. Anche in un mese particolarmente positivo per Trenord come il marzo 2019, con appena cinque tratte che non hanno rispettato gli indici standard, i pendolari comaschi hanno dovuto subire l’onta di ritardi ben oltre il limite. Problemi che, sulla linea che passa da San Giovanni, si protraggano da anni. Basti dire già all’epoca dell’Expo, quando venne istituita la tratta Como-Rho Fiera, non c’era giorno in cui il treno non arrivasse ben oltre l’orario stabilito.

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