Treni, finalmente i convogli straordinari
Ma sono garantiti solo per due domeniche

ieri la comunicazione ufficiale di Trenord: otto treni speciali da e per Milano per il pienone dei Balocchi. E sul nuovo orario invernale la protesta dei pendolari: «La situazione è addirittura peggiorata»

Dopo le polemiche sul taglio di convogli - la domenica e i festivi a partire dallo scorso weekend - alla S11, la linea che collega Chiasso con Rho passando per Como San Giovanni e Milano Porta Garibaldi, ieri finalmente è arrivato l’annuncio ufficiale di Trenord: per le domeniche 16 e 23 dicembre saranno introdotte otto corse straordinarie per la Città dei Balocchi.

La comunicazione è arrivata solo ieri, nonostante fin dallo scorso 28 novembre l’azienda avesse assicurato: «Accogliendo la richiesta del Comune di Como stiamo predisponendo l’offerta festiva sulla S11 fino al 6 gennaio per garantire la frequenza semioraria in occasione della Città dei Balocchi». In realtà la promessa è stata mantenuta solo a metà: innanzitutto non ha riguardato la giornata di domenica scorsa, in secondo luogo i convogli straordinari non sono per ora previsti per il 30 dicembre e per il 6 gennaio.

Il nuovo orario invernale, in vigore dal 9 dicembre, non ha mancato di sollevare critiche nel corso del Tavolo ferroviario regionale, al quale erano presenti, tra gli altri, i rappresentanti dei pendolari del quadrante nord (linee di Como, Lecco, Sondrio, Monza e Brianza, Milano), il Comune di Como e la Regione. Con Como erano state subito scintille perché il tecnico dell’ufficio Mobilità, Loris Molteni, aveva sottolineato come il previsto taglio della S11 andasse contro l’accordo siglato dall’amministrazione per la Città dei Balocchi. Da qui la dichiarazione resa da Trenord il giorno successivo e - ora - l’ufficializzazione.

Non saranno invece introdotti convogli straordinari da Grandate a Como Lago, ma Trenord ha garantito un potenziamento dei treni esistenti (tradotto: più vagoni).

Nel frattempo i viaggiatori della S11 confermano le critiche sul servizio: «Dal cambio orario ogni giorno abbiamo accumulato tra i 20 e i 10 minuti di ritardo - commenta Ettore Maroni, rappresentante dei pendolari comaschi - Sapevamo che le cose non sarebbero migliorate ma che addirittura peggiorassero, no. Vedremo nei prossimi giorni».

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