Treni, la Svizzera investe e accusa l’Italia
«Ritardi e pochi binari, servono risposte»

Il delegato alle relazioni esterne del Ticino: Alptransit deve proseguire in Lombardia. La parte elvetica prevede una crescita dei viaggiatori del 165% e delle merci del 227%

La Svizzera potenzia i treni e la stazione di Chiasso, Como e l’Italia sono in ritardo. Ieri sono stati inaugurati i nuovi impianti di trazione elettrica nella nuova sottostazione di Chiasso, delle nuove soluzioni tecniche per aumentare le capacità di traffico verso sud.

La parte svizzera entro i prossimi cinque anni prevede una crescita del numero dei viaggiatori nella sua fermata più a sud del 165% e delle merci in transito del 227%. Il governo elvetico per il trasporto su ferro ha già messo sul piatto 11 miliardi di euro per rafforzare la rete logistica. Il progetto Alptransit con la trasversale alpina del San Gottardo e la prossima apertura dal 2020 del tunnel sotto al Monte Ceneri tenterà di connettere l’Europa da Rotterdam a Genova. I guai però cominciano alla nostra frontiera.

«L’ingresso in Italia forma un collo di bottiglia – ha spiegato ieri a margine della conferenza organizzata dal Collegio degli ingegneri ferroviari italiani a Villa Olmo Francesco Quattrini, il delegato alle relazioni esterne per la Repubblica e il Cantone Ticino – anche il Tilo viaggiando verso sud subisce spesso dei ritardi. I binari tra Como, Monza e Milano sono insufficienti. Il nostro progetto Alptransit ha bisogno di proseguire verso la Lombardia. C’è bisogno da parte della politica italiana di risposte e non di indecisione e confusione».

Con 500 milioni di euro la Rete ferroviaria italiana tra Chiasso, Domodossola e Luino sta adeguando i valichi per consentire il transito anche ai carichi alti fino a quattro metri. Si calcola un aumento della capacità del traffico merci dagli attuali 285 convogli a 390 treni al giorno, di cui 170 a Chiasso, 90 a Luino e 130 a Domodossola. «Provo un po’ di invidia per il modello svizzero - ha commentato Alessandro Fermi, presidente del consiglio regionale - Il nostro territorio crede nelle infrastrutture, il governo invece non fa altrettanto su opere strategiche come l’asse sud nord con la Svizzera e la famosa Tav. In chiave locale, guardando ad Alptransit, diventa urgente il quadruplicamento della linea ferroviaria Chiasso-Milano». Il Consiglio federale elvetico ha addirittura avviato una consultazione per progettare un sistema di trasporto merci sotterraneo tra Zurigo e Ginevra. Tra Como e Milano i pendolari ogni giorni fanno i conti con problemi assai più concreti. «È da quarant’anni che sento parlare del quadruplicamento oltre Como dei binari – riflette Remigio Ratti, economista dei trasporti già deputato svizzero e di recente promotore del comitato Pro San Gottardo – dal bivio Rosales tra Albate e Camerlata a scendere. Svizzera e Italia hanno moltissimo lavoro da fare insieme». Il convegno ospitato a Villa Olmo è stato introdotto da Donato Carillo, segretario generale del Comitato ingegneri ferroviari italiani. Anche il suo conciso commento ha sottolineato l’importanza di potenziare i collegamenti italo svizzeri su ferro. I responsabili di Italferr e delle Ferrovie federali svizzere sono poi entrati nel merito tecnico del potenziamento della stazione di Chiasso, con il progetto della sottostazione elettrica realizzato dall’azienda brianzola Mont-Ele.

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