Truffatori, anziani nel mirino
Duecento denunce solo a Como

Il questore durante la festa della polizia: «Ledere un anziano è come toccare un bambino»

«Truffare un anziano è uno dei reati più odiosi e infimi perché va a colpire una categoria indifesa». Il questore di Como, Michelangelo Barbato, accende i riflettori sul clamoroso incremento di episodi di truffa ai danni degli anziani durante la festa della polizia, che si è celebrata questa mattina alla sala bianca del Teatro Sociale. Un reato, quelle delle truffe, che è passato in un anno da un numero di 130 denunce a ben 215, dato che - peraltro - comprende solo i casi denunciati alla Questura. «Ledere un anziano - ha detto il questore - è come toccare un bambino».

La festa della polizia è stata anche l’occasione per fare il punto sull’attività del 2016 della polizia di Stato, oltre che quella per premiare gli agenti che maggiormente si sono distinti nell’attività investigativa, preventiva e repressiva.

Sempre alti i numeri riguardanti i furti, in particolare quelli in appartamento: le denunce nell’ultimo anno sono state ben 3.689, in lieve calo rispetto all’anno precedente.

Aumentano, e sensibilmente, le riammissioni di migranti dalla Svizzera. Se nel 2015 le autorità elvetiche avevano “restituito” alla polizia di frontiera soltanto 420 cittadini stranieri sorpresi a varcare clandestinamente il valico, lo scorso anno quel numero è clamorosamente aumentato con ben 16.702 riammissioni dalla Svizzera all’Italia.

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