Truffò malata di cancro
Proto patteggia 4 anni
Confisca di 128mila euro

All’ex immobiliarista viene contestato anche l’autoriciclaggio. Ha caricato carte di carte di credito virtuali delle quali si è poi servito per effettuare puntate di migliaia di euro su siti on line di gioco d’azzardo

Il re delle truffe patteggia una condanna a 4 anni e la Procura gli confisca 128mila euro, l’equivalente di quanto lui aveva sottratto nell’ultima, solo in ordine di tempo, sua “prodezza”. Quella che lo scorso 12 giugno lo aveva mandato dritto in cella con le accusa di truffa e di autoriciclaggio.

Ed è per rispondere di questi reati che ieri mattina Alessandro Proto è comparso in Tribunale, di fronte al giudice per l’udienza preliminare, dove appunto, difeso dal suo avvocato Daniela Danieli, ha patteggiato una condanna a 4 anni.

Tutto sommato gli è anche andata bene, visto che rimane al di sotto del limite che gli permetterà di chiedere misure alternative alla detenzione in carcere. Ma il pm Pasquale Addesso, titolare dell’inchiesta che aveva condotto al suo arresto, ha voluto aggiungere, in assenza del minimo risarcimento per la parte offesa, la confisca della stessa somma oggetto dei reati da lui compiuti.

In aula, senza costituirsi parte civile (avvierà un’azione per il recupero della somma e per ottenere un risarcimento in sede civile), anche la donna, la signora Anna, milanese, malata di cancro che tra febbraio e aprile di quest’anno gli ha donato qualcosa come 128mila euro.

Lui l’aveva agganciata in una chat su un social molto serio, il più autorevole in ambito lavorativo: Linkedin. E le aveva fatto credere, a lei che da anni combatte contro una forma molto aggressiva di tumore, di avere avuto una figlioletta morta di tumore, pure lei di nome Anna. E di avere un figlio a Lugano con gravi problemi psichici.

Tutte frottole: Proto ha due figli che vivono in Svizzera (paese che l’anno scorso ha emesso contro di lui un decreto di espulsione perché “persona non gradita”), ma sono entrambi vivi e godono di ottima salute. «Ha approfittato dalla mia condizione, facendo leva su sentimenti di altruismo e di generosità che scattano quasi in automatico in una persona malata che sa di avere poche speranze» ha dichiarato la donna al termine dell’udienza.

All’ex immobiliarista viene contestato anche l’autoriciclaggio, perché ha fatto sparire i soldi provento del reato di truffa, caricando carte di carte di credito virtuali delle quali si è poi servito per effettuare puntate di migliaia di euro su siti on line di gioco d’azzardo. Proto era stato arrestato lo scorso 12 giugno nella casa in affitto che aveva in via Diaz. Ha già precedenti penali per reati contro il patrimonio e per truffe in campo immobiliari. Era assurto agli onori delle cronache per le numerose bufale rilanciate dai media sui suoi presunti clienti vip alla ricerca di prestigiose dimore sul Lario.

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