Un docente è «debolmente positivo»
Coronavirus, chiude il Conservatorio

«Scelta precauzionale» in via Cadorna nell’attesa di una comunicazione da parte delle autorità sanitarie - Introdotte regole più rigide al “Seti” alla Magistri. Un caso al Pascoli

«Il Conservatorio è momentaneamente chiuso causa forza maggiore». È uno dei cartelli appesi fuori dalla scuola di musica di via Cadorna, che fa il paio con il messaggio inviato agli studenti per informarli della chiusura in via precauzionale a partire da ieri. Motivo? Un docente trovato lievemente positivo al Covid.

«La decisione è stata presa in via precauzionale, in attesa di capire dall’Ats cosa fare», spiega Vittorio Zago, vice direttore (dal 1 novembre diventerà direttore del Conservatorio).

«Visto che le risposte non arrivano in maniera tempestiva – aggiunge – dobbiamo essere molto prudenti e, in accordo con il nostro responsabile della sicurezza, abbiamo scelto di chiudere per vedere cosa succede, a tutela di tutte le persone che frequentano e lavorano nella struttura. Del resto, le lezioni cominciano il primo novembre, quindi abbiamo potuto decidere in maniera serena». Gli esami previsti saranno calendarizzati di nuovo, anche se al momento non si sa quando si riaprirà. «La persona è venuta in sede giovedì - continua Zago – è quindi passata quasi una settimana. Però, vorremmo avere risposte da chi è preposto a prendere queste decisioni». Vale a dire, l’Ats.

Debolmente positivo anche un docente del Pascoli, per questo da oggi due classi (prima e seconda) faranno lezione da casa.

Regole più rigide

Intanto, visto il crescere dei contagi, alcune scuole mettono in campo alcune regole ulteriori per evitare gli assembramenti. Alla Magistri, per esempio, si è deciso di aumentare le entrate per gli studenti, passando da due a cinque. Nei giorni scorsi, la preside Laura Francesca Rebuzzini ha pubblicato sul sito il link a un sondaggio, «al fine di un monitoraggio ed eventuale miglioramento delle procedure adottate. Si ricorda infine la necessità di rispettare il distanziamento fisico di almeno un metro, oltre all’utilizzo della mascherina anche fuori dall’edificio scolastico, nelle pertinenze di esso, occupando tutto l’ampio spazio a disposizione sia all’interno del cortile, sia all’esterno».

Al Setificio, invece, si è scelto di ridurre la durata dell’intervallo, portandolo da 15 a 10 minuti. «L’esperienza di queste prime settimane di scuola - scrive il preside Roberto Peverelli - e l’andamento della diffusione dei contagi suggeriscono l’introduzione di alcune modifiche nella gestione degli intervalli». Inoltre, per andare ai servizi e utilizzare le macchinette, si potrà uscire, ma uno per volta. Resta il divieto di mangiare durante le lezioni: sarà consentito solo durante l’intervallo, in aula, «seduti al proprio banco, adeguatamente distanziati (almeno 1 metro)».

L’appello dei ragazzi del Ciceri

Martedì, sulla propria pagina Instagram, gli studenti del Ciceri hanno lanciato un appello ai compagni affinché non si abbassi la guardia e si mantengano le distanze, specie fuori dall’ingresso di via Carducci. «Non è facile – scrivono - ma dobbiamo impegnarci come scuola. I contagi sono in aumento, per evitare la chiusura del liceo dobbiamo stare lontani. Almeno a un metro gli uni dagli altri».

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