Undici milioni di euro in cassa
Ma il Comune non sa che farne

Nel 2017 i soldi erano disponibili, non sono stati spesi perché mancavano progetti. Entro il 2018 la cifra potrebbe salire a quota 19

Il ritornello non funziona più, va aggiornato. Da anni sentiamo e leggiamo che le opere in città non si fanno «perché il Comune ha pochi soldi». La situazione è cambiata: «I soldi ci sono ma il Comune non sa spenderli». Già, perché i numeri riportati nel bilancio di previsione 2018 - in discussione a Palazzo Cernezzi - dicono che l’Amministrazione nel 2017 avrebbe potuto utilizzare per investimenti 11 milioni in più ma non l’ha fatto. Le risorse sono rimaste congelate e ora figurano alla voce “avanzo libero”. Nel 2018 lo scenario, tra l’altro, potrebbe ripetersi e con numeri ancora più eclatanti: stando alle stime (il dato ufficiale arriverà tra circa un mese), il Comune avrebbe a disposizione un “avanzo” pari a 19 milioni, resta da capire se sarà in grado di utilizzare questo tesoretto in tutto in parte (sono ammessi solo gli investimenti, non la spesa corrente).

Nei documenti allegati al bilancio si quantifica in 67 milioni il “risultato di amministrazione presunto”, in parole povere i fondi virtuali (esistono ma non si possono investire, per vincoli vari). Una parte significativa, oltre 36 milioni, è accantonata per eventuali contenziosi (11 milioni, paratie comprese) o perché si tratta di somme difficili da riscuotere (come le multe), quindi c’è una quota vincolata (8,6 milioni tra leggi contabili, mutui e altro). Arriviamo poi ai citati 19 milioni, la “parte disponibile”. Su quest’ultima cifra, molto elevata, ha chiesto lumi la consigliera Ada Mantovani (lista Rapinese): «Ci viene detto spesso che le risorse sono poche e per questo non è possibile effettuare tutta una serie di opere - ha affermato - Poi però scopriamo un avanzo libero di 19 milioni». L’assessore al Bilancio Adriano Caldara commenta: «La cifra potrebbe anche scendere rispetto alla stima di 19 milioni, sarà comunque superiore a 10. L’avanzo è andato formandosi in anni recenti e anche dopo il nostro insediamento è aumentato. D’altra parte se le opere non vanno in gara e slittano, l’avanzo cresce. Il sindaco ci sollecita sempre, ci chiede di velocizzare le procedure il più possibile, e confido che molte opere nel 2018 potranno partire».

© RIPRODUZIONE RISERVATA