Un’estate senza eventi in città: ci salva la musica sotto il Broletto

Spettacoli Niente appuntamenti organizzati dal Comune. E la Fondazione Volta interviene per quattro eventi

Un carnet di quattro eventi (ma gli organizzatori auspicano possano raddoppiare) per arricchire la coda della rovente estate di Como a suon di note e pentagrammi. Ci lavora proprio in questi giorni - non c’è ancora l’ufficialità di nomi in calendario - la Fondazione Volta che sta coordinando il programma con alcune importanti realtà musicali del nostro territorio. Il tutto sarà sotto il palazzo del Broletto, quindi open air, il 27 agosto e poi il 3,10 e 17 settembre. Un luogo da rivivere e valorizzare e anche tutelare, se si notano le scritte spesso oscene che pullulano sulle antiche colonne. «Riprendiamo così - dice Luce Levrini, presidente di Fondazione Volta - la tradizione dei nostri appuntamenti musicali “Portici in musica” che lanciammo con successo due anni fa, e poi ci fu la pandemia», La città brulica di turisti italiani e stranieri ed è presumibile che lo sarà a suon di rumori di rotelle di trolley e comitive al seguito delle guide cittadine nelle vie del centro storico anche fino a metà settembre. Di fatto il carnet concertistico voltiano promosso dalla fondazione sarà l’unico finora programmato di eventi musicali offerti alla città lariana, in attesa che il Comune con la giunta appena insediatasi proponga un proprio calendario.

Le potenzialità (inespresse) di Como: un «museo a cielo aperto»

«Il Broletto con il suo portico - dice Levrini - è assolutamente rimarchevole e degno di essere animato con eventi di questo genere, abbiamo voluto dare così il nostro contributo alla città e valorizzare un palazzo come è appunto il Broletto che è strategico e storicamente decisivo come luogo del confronto e del dialogo e della partecipazione collettiva, in una città che è peraltro un museo a cielo aperto. Stiamo ora definendo con le associazioni di musicisti quale sarà l’offerta musicale migliore per questi eventi informali, cui il pubblico potrà assistere liberamente, senza alcun biglietto di ingresso, nel salotto buono cittadino accanto al Duomo. Si tratta di una iniziativa per la città, come a pochi passi in piazza Verdi sarà anche un ulteriore evento che programmiamo a settembre, la mostra open air “Code of the universe” promossa dal Cern e che ospitiamo a Como con il contributo di Unione Industriali e Università degli Studi dell’Insubria. Si tratta di una mostra con una ventina di pannelli retroilluminati che per tre settimane accenderà i riflettori in un’altra piazza storica e simbolica della cultura comasca, nel capoluogo patria di Volta, sull’importanza della ricerca scientifica». Un risarcimento dopo che Como rinunciò a ospitare il Cern poi installato a Ginevra, per decisione del consiglio comunale che in tempi di guerra fredda temeva chissà quali atomiche ripercussioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA