Vaccini a rilento
I medici pronti ad aiutare

Dopo venti giorni coperto appena l’1% della popolazione: «Le dosi arrivano con il contagocce»

Como

I medici sono pronti a vaccinare gli anziani, ma servono i nuovi vaccini. L’impressione è che le vaccinazioni anti Covid stiano vedendo un momento di rallentamento, o almeno di incertezza per la successiva fase. La campagna è ufficialmente iniziata da venti di giorni, nei fatti dalla fine dell’anno. Nel nostro territorio siamo intorno all’1% della popolazione residente vaccinata con la prima dose. Vuol dire una media di 250 vaccinazioni al giorno.

I vertici della commissione regionale alla sanità lamentano l’arrivo con il contagocce delle nuove forniture con il rischio di interrompere la campagna. In realtà la disponibilità dopo l’ultima consegna di questa settimana è ancora alta nel Comasco, ma sempre dalla Regione fanno notare che occorre conservare un 30% delle dosi in vista dell’imminente richiamo. La seconda vaccinazione sui primi sanitari partirà dal 18 gennaio.

La svolta per velocizzare la campagna potrebbe a breve arrivare dai medici di famiglia. «Abbiamo sottoscritto a livello sindacale un accordo in Regione – dice Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei medici di Como – per diventare parte attiva e somministrare anche noi i vaccini alla popolazione. Potremo farlo su base volontaria all’interno dei nostri ambulatori come per il vaccino antinfluenzale. In mancanza di spazi adeguati useremo le strutture messe a disposizione dai Comuni oppure andremo nei centri vaccinali».

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