Vende fiori in piazza S. Fedele
I vigili lo multano: mille euro

È stato sorpreso dagli agenti giovedì in tarda serata. Il comandante: «Intervento per stroncare il commercio abusivo»

Non c’è pace per gli ospiti stranieri della nostra città: a pochi giorni dal caso dei volontari a cui è stato impedito di servire le colazioni ai senzatetto che dormivano sotto i portici della chiesa di San Francesco, eccone uno nuovo che vede come protagonisti ancora una volta gli agenti della polizia locale, accusati di essere troppo zelanti nell’applicare disposizioni, leggi e regolamenti.

Questa volta però l’ordinanza sul decoro urbano durante il periodo natalizio non c’entra, perché si tratta di commercio abusivo: un venditore di fiori, volto noto tra i comaschi che vivono la città nelle ore serali, è stato sorpreso da una pattuglia di vigili giovedì in piazza San Fedele (in pieno centro storico, dove il commercio itinerante è peraltro vietato dai regolamenti comunali), e multato proprio perché svolgeva la sua attività privo della necessaria autorizzazione. Una materia di competenza della Regione, che trova regolamentazione nel testo unico del 2 febbraio 2010.

E la multa che l’uomo dovrà pagare, mille euro, è la corretta applicazione di quanto previsto dalla norma. Niente di più, niente di meno. Ancora una volta vigili troppo zelanti? «La ratio di questa legge è stroncare il commercio abusivo alimentato spesso da chi fabbrica falsi o paccottiglia al di fuori di qualsiasi autorizzazione o certificazione- spiega il comandante della polizia locale Donatello Ghezzo - E in realtà facciamo parecchi di questi verbali, non è certo una novità».

E come mai allora non si riesce a debellare un fenomeno che ha implicazioni gravi economiche, oltre che sociali? «Perché non è semplice risalire a chi sta dietro a questi commercianti abusivi - risponde Ghezzo - che sono solo l’ultimo anello di una catena che non sappiamo dove porti. Di sicuro c’è chi li rifornisce in tempo reale, pensiamo solo agli ombrelli offerti in vendita per strada appena dal cielo cadono due gocce. Dove li vanno a prendere? Chi glieli porta?». n
F. Ton.

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