Verde pubblico, Como torna all’antico
«Tutto a una sola azienda, è meglio»

Si assegnerà un appalto da un milione l’anno. Galli: «Così gestione più snella». Sistema già usato in passato

Il Comune torna all’antico sulla gestione del verde pubblico. La giunta ha deciso infatti di abbandonare la strada dei singoli appalti scelta dall’amministrazione Lucini a vantaggio del cosiddetto “global service”. In pratica una sola azienda si occuperà di tutti i servi legati alla manutenzione degli spazi verdi: dai prati alle aiuole, dagli sfalci stradali alle potature e ancora il monitoraggio dello stato di salute degli alberi fino ad arrivare ai giochi per i bambini collocati nei parchi cittadini. È stata indetta negli ultimi giorni una gara europea da 2,8 milioni di euro per tre anni (quindi circa 950mila euro l’anno) che dovrebbe scattare dal prossimo giugno. Il Comune avrà un solo interlocutore che dovrà occuparsi di tutto e sono ovviamente previste penali in caso di inadempienze.

«Abbiamo deciso di tornare al vecchio modello - spiega l’assessore al Verde Marco Galli- poiché mi è stato detto che funzionava bene negli anni passati. Non abbiamo avuto particolari criticità con il metodo scelto dalla precedente amministrazione di frazionare le diverse mansioni, ma preferiamo avere un unico interlocutore e il global service ci consente anche di avere più margine di azione. Sono stati inseriti i giochi e nuovi spazi verdi». E ancora: «Con questo sistema è molto più chiaro chi fa cosa poiché spesso è difficile capire chi deve intervenire. L’obiettivo è snellire per dare un miglioramento del servizio ai cittadini. La giunta opterà sul global molto probabilmente anche in altri settori».

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