Via Anzani, i carabinieri chiudono la sala scommesse

Como Risposta alle proteste e alle istanze dei residenti sulla situazione nella strada

Le tensioni, gli schiamazzi, le violenze, le proteste dei residenti, i comizi della campagna elettorale. Via Anzani da mesi ormai è al centro delle notizie di cronaca. Le forze di polizia hanno così aumentato i controlli. E, nel pomeriggio di martedì, i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Como hanno chiuso la sala scommesse che si trova proprio in via Anzani. I carabinieri hanno fatto un controllo sulla verifica del rispetto delle norme sulla sicurezza, ma non solo. Nel corso degli accertamenti, eseguiti assieme ai militari del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Como, i militari hanno riscontrato diverse irregolarità che hanno portato alla chiusura della GoldBet, amministrata da un trentenne residente a Erba.

In particolare è stata contestata l’assenza del documento i valutazione dei rischi per la sicurezza dei lavoratori, la mancata informazione ai dipendenti sui rischi per la salute, l’omessa formazione dei lavoratori e pure l’installazione di un impianto di videosorveglianza senza però alcuna autorizzazione da parte delle autorità. Contestazioni che hanno portato a un provvedimento di sospensione dell’attività fino a quando la documentazione - obbligatoria - mancante non sarà stata predisposta. Accanto alla denuncia penale, i carabinieri hanno anche sanzionato pesantemente la sala scommesse (svariate migliaia di euro).

L’intervento dei militari del nucleo operativo radiomobile e dell’ispettorato del lavoro è una risposta agli episodi che hanno reso la via Anzani una zona calda della città. Nel corso degli incontri pubblici organizzati in campagna elettorale con i candidati a sindaco, i residenti avevano chiesto a gran voce e formalmente proprio la «chiusura della sala scommesse» oltre che il «divieto di consumo di alcol sulla pubblica via». Proprio in via Anzani erano stati organizzati gli ultimi comizi elettorali prima del ballottaggio decisivo da Barbara Minghetti e Alessandro Rapinese.

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