Viaggio alla scoperta di arte e libri antichi
Che bello riscoprire il “vecchio” Volta

“Open day” di successo ieri per l’antico liceo cittadino, grazie all’impegno di tanti studenti - Il preside: «Un legame fortissimo tra noi e la città»

Cristiano De Marco si schiarisce la voce e comincia a spiegare con precisione la storia, che ha origine nel monastero delle Agostiniane attorno alla chiesa di Santa Cecilia.

Accanto a lui, altri ragazzi indicano le colonne del liceo a un gruppo interessato di persone, attente alle loro spiegazioni. Sono gli studenti del Volta e, per un giorno, hanno preso per mano, novelli “Ciceroni”, tantissimi comaschi per condurli alla scoperta del loro liceo.

Si è tenuta, infatti, “Gira per il Volta”: un’opportunità per tutti di visitare gli ambienti di un edificio parte del patrimonio storico comasco e, al contempo, un luogo di memoria e formazione educativa. «È la sesta edizione - spiega la docente di Storia dell’arte e referente della giornata Roberta Marelli -. Quest’anno sono stati coinvolti 178 studenti del triennio, classico e scientifico, e venti docenti su una settantina totali».

Una volta superate le colonne e varcata la porta d’ingresso, si sale la scalinata, simbolo del percorso scolastico che spetta a tutti gli alunni. Quasi ogni elemento ha una connotazione e un significato ben preciso. L’atrio, per esempio, vanta un busto di Alessandro Volta scolpito in marmo carrarese da Gaetano Monti nel 1834 e, sul lato opposto, un monumento ai liceali caduti nella prima guerra mondiale.

Ieri, è stata l’occasione per vedere l’esposizione di libri antichi, esempio del ricco patrimonio librario del liceo, allestiti e spiegati nella biblioteca e nella suggestiva aula Benzi. Quest’ultimo spazio, impreziosito (o meglio, “solennizzato”) dal busto di Dante, ha gli scaffali costruiti secondo la logica dell’architettura degli ordini classici. Sopra, un gioco aereo di palme intagliate ricorda le antefisse dei templi greci. La visita ha compreso l’illustrazione delle strumentazioni conservate nel museo di Fisica, l’osservazione diretta di reperti e pezzi notevoli delle collezioni naturalistiche, fra cui le farfalle provenienti da paesi esotici e alcuni animali, come il leggendario vitello a due teste.

All’iniziativa hanno partecipato centinaia di comaschi. Molto soddisfatto il preside Angelo Valtorta: «I ragazzi - spiega - oltre a essere bravi e appassionati, dimostrano un bel senso d’appartenenza verso la scuola e un entusiasmo che i visitatori hanno colto subito. È un evento in grado di sottolineare il legame fra la città e il liceo che, negli anni, è stata una chiave di svolta per le vite di tantissimi comaschi e non».

L’appuntamento, patrocinato dal Comune, permetteva inoltre una visita guidata gratuita al sito archeologico dell’antica Porta di Como romana, suddividendo e guidando il pubblico gruppi ristretti (come indicato dalla direzione dei musei civici).

© RIPRODUZIONE RISERVATA