Vigili, il ritorno nei quartieri
«Anche noi in campo contro i furti»

Camper, biciclette, scooter: potenziato rispetto al 2015 il servizio di prossimità

Dai problemi di circolazione all’abbandono dei rifiuti, cosa segnalano i cittadini

Como

Biciclette (in stile californiano), struttura mobile, scooter e molto spesso a piedi. Così si muovono i vigili di quartiere, definiti dalle norme “di prossimità”. Un controllo anche delle periferie capillare con l’obiettivo di dare più sicurezza in periodi in cui le curve dei furti vanno ad impennarsi: da Sagnino ad Albate, flagellata nei mesi scorsi dai ladri.

«Il lavoro - spiega l’assessore alla Polizia locale Paolo Frisoni - è partito due anni fa da una situazione in cui l’esigenza di presenza capillare si scontrava con un organico che avrebbe reso impossibile l’istituzione di un servizio fisso. Per questo, anziché pensare al vigile di quartiere, abbiamo pensato al vigile nel quartiere».

In pratica una presenza con un programma settimanale, che cambia di volta in volta, coordinato con le altre forze dell’ordine. «È tutto organizzato in modo tale - aggiunge Frisoni - che non ci siano doppioni in alcune zone e, magari altre lasciate sguarnite». E questo, ovviamente, anche in funzione anti-ladri. I dati delle presenze sono aumentati esponenzialmente: per fare un esempio nella zona della città murata e dei giardini a lago le ore di controllo sono passate da 690 dei primi dieci mesi del 2015 a 4207 dei primi dieci mesi del 2016. Ad Albate da 103 ore a 1330, a Monte Olimpino e Tavernola da 85 a 701, a Camerlata, Rebbio, Breccia e Prestino da 112 a 1145.

© RIPRODUZIONE RISERVATA