«Violenza e degrado
Situazione esplosiva,
qui abbiamo paura»

Como: residenti e commercianti esasperati per l’accampamento a San Francesco: risse continue

«Così non viviamo più. Di notte non si dorme e di giorno abbiamo paura a uscire di casa. Oggi dal piazzale davanti al tribunale abbiamo lavato via del sangue». Firmina Gagliardi e Francesco Cervo da 15 anni lavorano come custodi del Tribunale di Como. Ma mai, in tanti anni di vita in città, si erano trovati a dover fare i conti con una bomba pronta a esplodere, come lo è la situazione dei senza dimora che hanno trovato riparo sotto i portici della ex chiesa di San Francesco, proprio a lato della loro abitazione.

«Alla mattina non passano più i volontari, non passano più nemmeno i netturbini e anche la Polizia locale, che prima interveniva a ogni chiamata dei residenti, inizia a latitare – continuano –. Ci tocca, appena alzati, scendere sul piazzale con un secchio pieno di candeggina e lavar via noi i bisogni che i senzatetto hanno lasciato sparsi durante la notte. Oggi, (domenica, ndr) abbiamo tolto anche delle macchie di sangue dal selciato, perché si sono aggrediti, ferendosi, nell’indifferenza di tutti. È una situazione pericolosa e insostenibile, sia per la sicurezza che per le condizioni igienico-sanitarie che comporta».

Ieri l’ennesimo caso con una donna che stava passando in bicicletta è stata aggredita da un senzatetto. Per fortuna le condizioni non sono gravi. E intanto Alessandra Locatelli, parlamentare della Lega e già vice sindaco e assessore ai servizi sociali, rilancia: «Il dormitorio non serve, bisogna sgomberare. La colpa di questa situazione? E’ del governo».

Gli articoli completi su La Provincia di lunedì 29 giugno

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