Virus,piccoli passi avanti
L’assessore: «Traguardo più vicino»

La provincia di Como piange altre 13 vittime ma il contagio rallenta bruscamente con soli 17 tamponi positivi in più. Si allenta anche la pressione sugli ospedali

Como

Si riduce ancora il numero di pazienti ricoverati per Coronavirus in Regione Lombardia, dove comunque sono morte 238 persone in un giorno: lo ha detto ieri l’assessore al Welfare Giulio Gallera nella solita diretta Facebook del pomeriggio, spiegando che si sono contati 1.089 pazienti positivi in più del giorno precedente, cifra che alza il totale dall’inizio dell’emergenza alla quota di 53.414 casi.

A fronte di un generale quanto insufficiente ridimensionamento degli effetti del coronavirus («Il traguardo è molto vicino, vogliamo raggiungerlo a tutti i costi», ha aggiunto l’assessore, invitando tutti a non abbassare la guardia e a trascorrere una Pasqua davvero da barricati in casa), rimane la tragedia immane delle vittime, sempre tante, sempre troppe. In provincia di Como, nelle ultime 24 ore, se ne sono contate 13 in più, nei Comuni di Albavilla, Albese, Beregazzo, Cantù (due), Erba (due), Como, Dizzasco, Lezzeno, Mozzate, Rovellasca e Valbrona.

Meno pressione negli ospedali

Buone notizie arrivano dagli ospedali regionali, sui quali la pressione va allentandosi, sia nei reparti che nei pronto soccorso, di pari passo con la decrescita del numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva. Ieri Gallera ha spiegato - nel solco delle polemiche che di tanto in tanto infiammano i dibattito sulla gestione dell’emergenza - che è impossibile paragonare quanto successo in Lombardia con la situazione del Veneto e dell’Emilia Romagna: «Da noi - ha detto - è scoppiata una bomba atomica: il virus ha girato indisturbato per almeno 20 giorni e, per fortuna, nelle altre regioni questo non è avvenuto. L’Emilia-Romagna è stata lambita, la provincia di Piacenza è stata colpita in maniera massiccia. In Veneto c’e’ stata l’individuazione a Vo’ Euganeo, in un’area ristretta dove è stato possibile soffocare il virus subito. Noi, invece, abbiamo subito un’onda d’urto tremenda».

Per tornare ai numeri diffusi ieri, sul totale dei 53.414 casi positivi, 11.719 sono i pazienti ricoverati non in terapia intensiva (114 meno del giorno precedente), e 1.257 quelli che invece lo sono (-48). Il numero dei decessi è salito a quota 9.772, quello dei tamponi effettuati è a quota 167.557.

Nelle altre proivnce

Ora qualche dato, provincia per provincia. Nel Comasco c’è stato un incremento di soli 17 casi, che portano il totale dei positivi a 1.542. Si tratta di una riduzione importante, se è vero, come è vero, che negli ultimi giorni i tamponi positivi oscillavano tra i 50 e i 70 alla volta, con il picco di 89 dell’altroieri. Oggi pomeriggio capiremo se si sia trattato di un caso o se il trend sia effettivamente ridimensionato. A Lecco i positivi sono 1.755 (+24), a Varese 1.348 (+22), a Sondrio 636 (+16), a Milano - dove li ridimensionamento è forse meno evidente - sono 12.039 (+252) di cui 4.824 in città (+80).

Infine, mentre il contagio sembra mantenersi abbastanza stabile a Brescia, nella Bergamasca, sulla linea del fuoco, c’è qualche buona ragione per respirare un po’: i tamponi positivi sono 9.931, cioè 63 in più rispetto alle 24 ore precedenti. Soltanto undici giorni fa erano dieci volte tanto.

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