Zona rossa, cambiano ancora le norme
Stop alle visite ai parenti, sì alle scuole

Finita la deroga del weekend di Pasqua.E da domani si torna in classe fino alla prima media. Per gli ultimi due anni e le superiori prosegue la “dad“

Como

Far visita a parenti e amici è di nuovo vietato a partire da oggi e, almeno, fino a lunedì prossimo (fino ad allora la Lombardia sarà certamente in zona rossa) mentre da domani, con l’entrata in vigore del decreto Draghi, tornano in classe gli studenti fino alla prima media (compresa). Seconde e terze e i ragazzi delle superiori continueranno, invece, a fare lezione a distanza.

Quando si può uscire di casa

Questo significa che, a partire da domani, gli spostamenti saranno consentiti per lavoro, salute o necessità (che comprende la spesa) e anche per accompagnare e andare a riprendere i figli a scuola, sia che si trovi nel Comune di residenza sia in un altro. Proprio la riapertura delle scuole, dai nidi fino alla prima media, in presenza è tra le novità dell’ultima decisione del Governo che ha quindi aggiustato il tiro dopo lo stop, da inizio marzo, deciso prima dalle regioni con apposite ordinanze e anche da Roma, alle lezioni in classe per tutti.

Sempre sul fronte degli spostamenti resta vietato, fino al 30 aprile, muoversi tra regioni diverse, ma è invece consentito raggiungere la seconda casa (deve essere di proprietà o in affitto da prima del 14 gennaio scorso), ma solo al nucleo familiare convivente. Va poi precisato che è meglio, prima eventualmente, di partire, accertarsi delle restrizioni decise dalle singole regioni che, in molti casi, hanno introdotto il divieto di raggiungere le seconde case ai non residenti. Per quanto riguarda la Lombardia, è possibile spostarsi per andare nella seconda casa in montagna o sul lago o in un’altra zona della regione.

Come detto, invece, basta spostamenti verso altre abitazioni private. Questo significa che non sarà più possibile fintanto che la Lombardia resterà zona rossa andare a trovare parenti o amici. Decaduta anche la deroga dei tre giorni di Pasqua che consentiva di farlo al massimo una volta al giorno e in due persone. Questo significa che si può andare a casa di un parente o di un amico sono per motivi di urgenza o necessità (per portare, ad esempio, la spesa o le medicine se non è in grado di farlo da solo), che vanno comunque autocertificati in caso di controlli.

Non è obbligatorio avere con sè l’autocertificazione, che viene fornita direttamente dalle forze dell’ordine e può essere compilata al momento, su richiesta.

Parrucchieri e negozi chiusi

Sul fronte delle attività commerciali nessuna riapertura per i parrucchieri, che rimangono quindi chiusi come i barbieri e gli estetisti. Serrande abbassate anche per i negozi, a meno che non vendano alimentari o una serie di altri beni considerati di necessità (dall’edicola al giardinaggio, dall’ottica ai giocattoli, dagli articoli sportivi all’abbigliamento per bambini). Per bar e ristoranti possibile l’apertura solo per l’asporto (dalle 5 alle 22 per i ristoranti, dalle 5 alle 18 per i bar) oppure la consegna a domicilio. Vietato consumare (anche il caffé) all’interno dei locali o nelle immediate vicinanze.

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