Spagna: "Canto i brani dei cartoon
perché voglio farvi sognare"

"Il Re Leone è stato una svolta nella mia carriera, Pochaontas mi commuove"

Sono tornata nel mondo dei bambini, per sognare un po’». Ivana Spagna mostra l’entusiasmo di chi, anche dopo oltre vent’anni di carriera, riesce ad emozionarsi per una nuova avventura. Per la cantante comasca d’adozione - da sei anni risiede a Blevio - è un momento intenso: da qualche giorno, infatti, ha regalato ai suoi fan un nuovo disco, dal titolo "Il cerchio della vita", che contiene una raccolta dei brani più famosi dei film d’animazione. Oltre all’album, però, l’artista in questi mesi ha intrapreso un’altra singolare sfida, quella di aprire un negozio in centro a Como dedicato agli animali domestici. «Ho affrontato anche questa avventura come se fosse una bella canzone - racconta la cantante - Mi sento comasca: qui mi trovo bene, la gente mi dimostra l’affetto, ma non è invadente. Inoltre, mi piace la dimensione del paese e, ormai, ho i miei punti riferimento sia a Blevio, sia a Como: vado nei negozi, mi piace incontrare la gente, salutare, fermarmi a fare due chiacchiere. E poi, il lago è bellissimo».
Parliamo del disco. Come mai ha scelto di reinterpretare le colonne sonore dei cartoon?
Semplicemente per sognare un po’, visto che al giorno d’oggi ci sono pochissime occasioni per farlo. Ho scelto le fiabe, perché consentono di entrare nel magico mondo dei bambini, come ho fatto già alcuni anni fa con il Re Leone. Il disco, però, non è solamente una raccolta delle colonne sonore: tutte le canzoni dei film, infatti, sono state riarrangiate in chiave pop.
La canzone «Il cerchio della vita», da lei interpretata all’interno del «Re Leone», fu un successo…
Fu una vera e propria svolta nella mia carriera: in quel periodo non volevo cantare in italiano, perché non l’avevo mai fatto. Mi fecero questa proposta, ma, se non si fosse trattato di un cartoon, non avrei mai accettato. Invece, quell’esperienza mi ha dato la forza di abbattere una barriera.
C’è un brano del nuovo album al quale è particolarmente legata?
Certamente quello tratto da Pochaontas, perché parla del rispetto della vita, della natura, degli animali. Ogni volta che la canto mi viene un groppo in gola.
Come giudica il panorama della musica italiana?
Ritengo che stiamo vivendo un momento particolare: molti artisti stanno puntando sui remake. I motivi sono molteplici: forse manca un po’ la fantasia di scrivere canzoni nuove, ma credo, più probabilmente, che ci siano tanti brani del passato che noi cantanti, me compresa, abbiamo voglia di riproporre al pubblico.
Parecchi giovani talenti stanno emergendo dai talent show. Cosa ne pensa?
Credo che ci siano tanti bravissimi cantanti e sono assolutamente favorevole a programmi come Amici e X Factor che danno possibilità a questi ragazzi di emergere. Trovo, però, che queste trasmissioni possano dare loro un’idea falsata della vita, perchè consentono di ottenere notorietà in soli tre mesi, praticamente senza gavetta. Il rischio è quello di pensare che tutto sia dovuto, mentre per sfondare occorre lavorare, avere passione e prepararsi al fatto che le batoste, prima o poi, arrivano sempre.
La rivedremo sul palco dell’Ariston?
Adesso, a dir la verità, non ho in mente il Festival. Ho letto che nelle settimane scorse è stato fatto il mio nome tra i big, ma non c’è nulla di concreto: anzi, ora come ora non avrei nemmeno una canzone da portare.
Marco Castelli

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