Cultura e Spettacoli
Lunedì 14 Giugno 2010
"Ma quale occasione di gloria
X-Factor uccide la creatività"
Un video-parodia del gruppo comasco dei Nemesi punta il dito contro i talent show: "Siamo contro questo tipo di programmi e il loro modo di concepire la musica. Cercano di omologare gli artisti secondo modelli precostituiti invece di aiutarti a far uscire ciò che sei in realtà".
Tra tanti cantanti e musicisti comaschi che in questi giorni hanno sostenuto il provino per entrare ad X-Factor, c'è chi invece di talent show non vuol proprio sentire parlare, anzi vede queste operazioni come la morte della creatività e un tentativo di imbrigliare gli artisti in una globalizzazione espressiva funzionale al mercato. E' il caso della rock band alternativa, Nemesi, che, oltre a tenersi a chilometri di distanza da questi format, ne denuncia addirittura, in un video-parodia, le insidie. Il gruppo, per metà comasco e per metà lecchese, ha fatto del Lario il punto di partenza per far sentire la sua voce fuori dal coro attraverso l'etichetta indipendente Rude Records, che ne ha recentemente pubblicato l'album di debutto, "L'alba dei morti viventi". Un lavoro potente ed abrasivo che cita il celeberrimo film di Romero sugli zombie come metafora per affrontare una serie di temi in maniera sfrontata e diretta, senza compromessi, con un linguaggio forte e in aperta polemica con l'appiattimento culturale dilagante. Il video è stato realizzato per il singolo di lancio, "Bla bla bla", ed è già in rotazione su molti canali dedicati. Ne abbiamo parlato con Gilberto Valsecchi, cantante della formazione di cui fanno parte anche Claudio Pellegrino (chitarra), Alberto Riva (basso) Daniele Ferrara (batteria) e Alessio Gentile (dj e campionatori).
Il vostro video parla chiaro, i talent show non vi piacciono affatto?
In effetti è un messaggio mirato. Siamo assolutamente contro questo tipo di programmi e il loro modo di concepire la musica. Non ci sogneremmo mai di parteciparvi. Cercano di omologare gli artisti secondo modelli precostituiti invece di aiutarti a far uscire ciò che sei in realtà.
State lanciando un messaggio?
Non è un problema solo televisivo, ma anche radiofonico. I network offrono una visione limitata ed omologata della realtà musicale italiana, escludendo generi e proposte che non rispondono alle esigenze del mercato. Vogliamo dire alle giovani band come noi e agli artisti emergenti di non avere fretta, di non lasciarsi trasformare, di essere veri e di comunicare la propria creatività senza compromessi.
Ma quali canali rimangono per farsi conoscere?
Grazie ad internet la diffusione di musica indipendente ha avuto un grande impulso. In rete si trovano proposte di qualità e si ha la possibilità di farsi notare restando artisticamente integri e facendosi apprezzare per quello che si è veramente. Comunque ci sono le eccezioni. Linus ha passato il nostro brano su Deejay, in radio e in tv e Pino Scotto su Rock Tv ci sostiene fin dall'inizio.
Parliamo dell'album?
Sono tredici pezzi cantati in italiano perché vogliamo essere più diretti possibile, senza giri di parole. Il disco è stato mixato a Los Angeles da George Marino, uno che ha lavorato con Metallica e Sepultura.
Prossimi appuntamenti live?
Il 18 giugno saremo al festival "Sonica" di Mandello del Lario, insieme a Zen Circus e altri. guarda il video
Fabio Borghetti
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