
Cultura e Spettacoli
Mercoledì 07 Luglio 2010
Vola l'immaginazione
sulle piroette del "Diavolo"
Ebrezza visionaria, a Villa Olmo, davanti all'abilità dei danzatori-acrobati americani che hanno proposto la coreografia "Dreamcatcher".
Diavolo Dance Theatre, visto la sera del 6 luglio a Villa Olmo, é stato uno spettacolo allegramente adrenalinico che ha letteralmente incantato un pubblico non così numeroso."Diavoli" di abilità sono i dieci artisti che si slanciano sul palcoscenico in un'orgia dionisiaca di movimento che sembra scatenarsi in continuità, coinvolgendo e sconvolgento tutti gli elementi e le leggi della natura. I dieci ottimi e simpatici interpreti riescono a sfidare la forza di gravità, movendosi con ritmi precisi e velocissimi: si arrampicano su pareti vertiginose, si librano nel vuoto, rimangono appesi a gigantesche strutture metalliche per poi librarsi nel vuoto con salti, voli piroette. Il termine "Diavolo"non ha solo l'effetto di un comportamento magico-sulfureo, come da noi descritto: in realtà, il termine, scomposto dà "dia" (giorno, in spagnolo) e "volo" (dal latino). Ricomposto evoca anche il francese "diablerie" la cui sillaba iniziale, con molta fantasia, potrebbe rifarsi, per gli addetti ai lavori, a Diaghilev, il carismatico impresario russo, fondatore dei «Ballets Russes». Lo stile che definisce questo originale gruppo condotto da Jaques Helm é una particolare forma di "teatro in movimento", un' estetica coreografia contemporanea, composta da tensione del movimento e uso coreografico di materiali di scena. La grande ruota di alluminio, al centro della scena, si basa su una leggenda degli Indiani d'America in cui un personaggio, detto «Dreamcatcher» (acchiappasogni) combatte e lotta contro il male attraverso un percorso di fede nel quale sono protagonisti i sogni delle nostre vite per i quali si lotta, si soffre, si spera e talvolta si gioisce. L'effetto sul pubblico é stato davvero galvanizzante per il concentrato di energia e meraviglia di acrobazie che ha fatto vivere da svegli la dimensione e la vertigine del sogno. Molte le immagini di ebbrezza visionaria che rimarranno scolpite nella memoria di che ha avuto la fortuna di essere presente.
<+G_FIRMA>Maria Terraneo Fonticoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA