Vallanzasca "scrittore"
tra le star di Parolario

Il protagonista della cronaca nera degli anni Settanta sarà a Como il 6 settembre, con il giornalista Leonardo Coen, per presentare la biografia scritta a quattro mani. E' uno dei personaggi di punta della rassegna letteraria, che mai come quest'anno è destinata a far discutere e a dividere, per altre presenze "scomode", come quella di Marcello Dell'Utri, che presenta i presunti "Diari" di Mussolini e di Massimo Ciancimino, autore di un libro dedicato al padre, uomo vicino alla mafia siciliana. Prima voce polemica, quella di Fulvio Panzeri, critico letterario. In allegato, tutto il programma della kermesse (28 agosto-12 settembre).

di Alessio Brunialti

Fascismo, mafia, cronaca nera. Sono temi ad alta tensione, che interpellano l'opinione pubblica e dividono, quelli che si dibatteranno in piazza Cavour, a Como, nella decima edizione di "ParoLario", che avrà come tema portante "Il tempo" e si svolgerà dal 28 agosto fino al 12 settembre, in concomitanza con la Fiera del libro. Tra i nomi di spicco di questa edizione-anniversario della kermesse letteraria ce ne sono almeno tre legati alla cronaca che non mancheranno di fare discutere. Il senatore Marcello Dell'Utri presenterà, in anteprima, un'opera già di per sé controversa: i diari “veri o presunti” di Mussolini che saranno pubblicati da Bompiani proprio in concomitanza con l'incontro, condotto dal nostro Antonio Marino il 30 agosto. Saranno, invece, due cronisti di spicco, Paolo Moretti e il milanese Fabio Pizzul a intervistare Massimo Ciancimino e Francesco Licata per "Don Vito", un volume che ha sollevato un autentico polverone. Chiude questo tris di nomi eccellenti un'altra anteprima assoluta: sarà il nostro direttore Giorgio Gandola a incontrare il giornalista Leonardo Coen e Renato Vallanzasca il 6 settembre, a poche ore dalla presentazione, alla Mostra di Venezia, del biopic dedicato al “bel René” (e a pochi metri dalla sede di quello che era il Credito italiano, tanti anni fa oggetto di una  rapina definita dal suo autore «il mio capolavoro»).

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Le perplessità di Panzeri:
"Ma non tutto fa spettacolo"

di Fulvio Panzeri

I festival letterari guardano alla nostra contemporaneità o si adeguano alle richieste di un'audience che deve essere sempre più numerosa? È questa la domanda che viene naturale quando vediamo che accanto agli scrittori, in veste di relatori siedono sempre più "personaggi", a volte molto discussi, che parlano dei libri in cui raccontano le loro verità "scomode" o comunque in odore di sensazionalismo. È chiaro che un festival letterario si occupa di libri e quindi non risulta certamente fuori contesto la partecipazione di "personalità" che hanno legato il loro nome alla cronaca recente, ma anche del passato. C'è un dubbio che sorge naturale, osservando il programma di «Parolario 2010», soprattutto per quel riguarda gli eventi speciali, dove sono stati invitati tre ospiti, di super-richiamo, la cui "verità" risulta decisamente parziale e discutibile, viste le ambiguità che contrassegnano la loro figura. Vediamo chi sono: Marcello Dell'Utri che parla dei presunti "diari" di Mussolini, una questione assai dibattuta sulla cui autenticità c'è ancora molta incertezza; Vito Ciancimo che parla del suo libro in cui racconta i segreti che ha conosciuto dal padre e Renato Vallanzasca, il biondino, simbolo della "mala milanese" degli anni Sessanta, figura certamente "romantica", da romanzo giallo, ma evidentemente non un maestro del pensiero. Ognuno racconterà la propria verità, ma il punto è proprio questo e così deve essere. La loro non può essere la "verità", ma una verità parziale, perché ambigua, anche se non sta a noi indagare quanto possa risultare credibile. Allora non era meglio dare anche un segnale in questo senso e creare un esplicito contraddittorio? Si potevano coniugare così entrambe le esigenze, il personaggio e la sua verità che può anche essere messa in discussione.

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